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22 Gennaio 2021 - 18:45
Le esperienze formative professionali quali sono state? «Ho avuto la possibilità, grazie alla mia duttilità, di potermi esprimere nel corpo di ballo di “Uno Mattina” su Raiuno, a “Ciao Darwin” su Mediaset, ma sono anche stata intervistata da Enrico Lucci durante una puntata de “Le Iene” e sono stata prima ballerina nell’edizione estiva di “Uno Mattina” estate. Contemporaneamente non ho trascurato di partecipare a esperienze all’estero ballando con la compagnia americana New York Steps e al Crazy Horse a Parigi. In Italia ho collaborato in veste di ballerina o showgirl per il Teatro Chanson di Roma, per il Teatro Sistina di Roma, per il Teatro Brancaccio e per il Teatro dell’Opera di Roma. Mentre nel cinema ho ricoperto piccole parti in film con Christian De Sica, Carlo Verdone e Ornella Muti. Ovviamente non mi è possibile riassumere tutti i molteplici ruoli che ho ricoperto». Quali personaggi dello spettacolo ricorda con piacere? «Oltre hai già citati De Sica, Verdone e Muti che mi hanno inculcato il rigore e l’umiltà, non posso dimenticare quanto mi abbiano insegnato, sì insegnato poiché non si finisce mai di imparare, personaggi come la superba Monica Vitti e la maestra Antonella Steni. Ma è impossibile non ricordare Francesco Pingitore e il mitico Bagnalino, Carmen Russo e il suo corpo di ballo, il coreografo Marco Garofalo a “Domenica in” e ultimo, ma non ultimo, l’étoile, coreografo regista teatrale e televisivo, Giuliano Peparini». Ma giungiamo alla ragione di questo incontro. Lei ha avuto un piccolo ruolo nella fiction “Il Commissario Ricciardi”. La produzione per alcuni mesi ha girato a Taranto vecchia. Come si è trovata? «È stata un’esperienza umana e lavorativa che difficilmente dimenticherò sia per le maestranze: dagli scenografi ai costumisti, dai truccatori ai parrucchieri; sia professionalmente poiché i componenti della troupe hanno saputo cogliere, in me, la vera essenza del periodo in cui la fiction è ambientata. Naturalmente non rivelerò quale ruolo abbia ricoperto. Mi piacerebbe che il grande pubblico, guardando i sei episodi, possa riconoscermi. Essere stata scelta e diretta da Alessandro D’Alatri è stato così entusiasmante che spero di poter ripetere presto questa avventura non solo con lui, ma con altri registi». Quali sono le sue aspettative professionali per il futuro? «Da giovane sono stata testarda e poco incline ai compromessi. Oggi che sono una donna artisticamente completa, vorrei rimettere in ordine la mia vita e per il futuro impegnarmi nel cinema in veste di attrice. Grazie alla mia adattabilità, mi sento pronta a ricoprire ruoli comici e drammatici. Tuttavia non posso dimenticare il mio primo grande amore: il ballo. Per la danza mi piacerebbe essere presa in considerazione in qualità di coreografa. Io appartengo alla vecchia scuola di ballerini e ho tanto da offrire alle nuove generazioni».Testata: Buonasera
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