Cerca

Cerca

Il Siderurgico

Ex Ilva, il dado è tratto: scelto l'acquirente

Ecco la decisione di commissari e governo riguardo Acciaierie d'Italia

L'ex Ilva

L'ex Ilva

Rumors confermati: i commissari straordinari di Acciaierie d'Italia hanno ottenuto, dai rispettivi comitati di sorveglianza, il nullaosta per proseguire la trattativa in esclusiva con Flacks Group, fondo americano che conta di investire complessivamente cinque miliardi di euro. Come riportato da MF-Milano Finanza, si punta a concludere le trattative nel mese di gennaio e vendere gli asset entro il primo quadrimestre del 2026. Lo Stato dovrebbe far parte della nuova compagine societaria con una quota di circa il 40%, tramite l'agenzia Invitalia.

«In una vertenza così lunga, non ci appassioniamo al nome del soggetto che inizierà la trattativa esclusiva. Ricordiamo anzi, che qualunque trattativa dovrà prevedere il coinvolgimento dei lavoratori per non commettere gli errori del passato», è il commento di Valerio D'Alò, segretario nazionale della Fim Cisl. «Il Governo, l'azienda, il nuovo acquirente - aggiunge - devono avere ben chiara la storia dei lavoratori di tutto il gruppo ex Ilva, la storia di questa lunga vertenza e di ciò che ogni famiglia porta con sé dopo anni di sacrifici. Vogliamo ragionare di piani e non di nomi, di rilancio produttivo, di decarbonizzazione, di occupazione per tutti i lavoratori coinvolti, siano essi diretti, di Ilva in AS, o degli appalti. Attendiamo con ancora più forza la convocazione a Chigi per affrontare questa discussione».
«La scelta da parte dei commissari dell’ex Ilva di ritenere migliore l’offerta presentata da Flacks Group ci preoccupa per molti aspetti. In primo luogo perché si tratta, di fatto, dell’unica proposta presentata per l’acquisto dell’intero gruppo ex Ilva. Inoltre si tratta di un fondo di investimento, senza alcuna solidità industriale e che, per di più, non si è mai occupato di acciaio. Infine perché non vi erano offerte da parte di soggetti industriali siderurgici e non abbiamo dettagli sul piano industriale presentato, se non titoli o indiscrezioni di giornali e agenzie. Prima dell’avvio della trattativa in esclusiva con Flacks, chiediamo ai commissari e al Governo un urgente incontro a Palazzo Chigi, alla presenza del Presidente Meloni, per conoscere tutti gli aspetti occupazionali, ambientali e industriali dell’offerta presentata e le motivazioni che hanno portato a questa decisione. Noi non tollereremo la presentazione di pacchi preconfezionati, da prendere o lasciare»: così Rocco Palombella, segretario generale Uilm. «Vogliamo negoziare il piano industriale, gli investimenti ambientali e tecnologici, i livelli occupazionali, il ruolo dello Stato e le garanzie per i lavoratori e le comunità interessate. Una cosa è certa: non lasceremo il destino di 20.000 lavoratori nelle mani di un fondo di investimento. È fondamentale un ruolo centrale dello Stato nella futura società, con poteri effettivi e vincolanti per garantire la decarbonizzazione, il risanamento ambientale e la piena tutela occupazionale dei lavoratori diretti, dell’appalto e in Ilva in Amministrazione Straordinaria».
Questo mentre la Procura di Taranto ha nuovamente respinto la richiesta di dissequestro dell'altoforno 1 avanzata da Acciaierie d'Italia, che si era già vista respinta una prima istanza presentata lo scorso agosto. L'altoforno è sottoposto a sequestro senza facoltà d'uso dallo scorso maggio quando un incendio provocò danni all'impianto.
Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori