Carta per i rifugiati, "Schiaffo ai giovani tarantini e alle famiglie in difficoltà"

TARANTO - È affidata a una nota firmata dal segretario cittadino della Lega Francesco Battista la dura presa di posizione contro l’amministrazione comunale, finita nel mirino per la decisione di aderire alla Carta per l’integrazione dei rifugiati, approvata con una delibera di Giunta il 23 dicembre.

Secondo Battista, la scelta dell’amministrazione arriva in un momento in cui Taranto è alle prese con una profonda crisi economica, carenza di lavoro e condizioni di degrado, e rappresenterebbe l’ennesimo atto ideologico, distante dai bisogni reali della città. Il dirigente della Lega parla apertamente di una decisione inaccettabile, contestando il linguaggio utilizzato dal sindaco e dall’assessore ai Servizi sociali, accusati di richiamare concetti come inclusione e pari dignità senza, a suo dire, aver dato risposte concrete alle difficoltà quotidiane dei cittadini tarantini.

Nel comunicato viene inoltre stigmatizzato il comportamento della maggioranza negli stessi giorni delle festività natalizie. Battista fa riferimento alle iniziative social e ai contenuti pubblicati dal sindaco, dal vicesindaco e dagli esponenti della maggioranza, che hanno celebrato il rientro in città di molti giovani per le feste. Una rappresentazione giudicata strumentale, perché legata a ragazzi che, secondo il segretario leghista, sono stati costretti a studiare o lavorare lontano da Taranto e che tornano solo temporaneamente.

La critica si concentra poi sulle priorità amministrative. A giudizio della Lega, invece di adottare provvedimenti capaci di creare condizioni stabili di lavoro e sviluppo, permettendo ai giovani di rientrare definitivamente e costruire il proprio futuro in città, la Giunta avrebbe scelto di destinare risorse e attenzioni a misure rivolte ai migranti, come l’attivazione di sportelli dedicati, soluzioni abitative e percorsi di inserimento lavorativo.

Battista parla di uno schiaffo ai giovani tarantini e alle famiglie in difficoltà, sottolineando come molte persone non riescano ad arrivare a fine mese e siano costrette ad abbandonare la propria terra per mantenere una condizione di dignità. Nel documento viene infine ribadita una critica più ampia all’operato del centrosinistra, ritenuto responsabile, secondo la Lega, di un fallimento politico che si trascina da oltre 20 anni e che continuerebbe a produrre scelte lontane dalle esigenze della comunità locale.