TARANTO - È rimasto lì, in un angolo, silenzioso, proprio come quel familiare timido, di cui nessuno si accorge durante i ricevimenti, bistrattato eppure fra i più importanti. Stiamo parlando del grande albero di Natale in piazza Castello, proprio davanti Palazzo di Città. A due passi (e anche meno) dalle luminarie che ogni anno adornano i balconi della sede municipale, l’abete, fatto installare proprio dal Comune, appare desolatamente spoglio, buio, abbandonato: proprio come l’ospite timido di cui si accennava all’inizio.
Eppure si tratta del simbolo più importante del Natale. Presepe a parte, ovviamente: come quello maestoso in piazza Duomo, vicino alla basilica cattedrale di San Cataldo, meritoriamente allestito da Confindustria Taranto. L’albero di Natale affianco a Palazzo di Città si presenta senza neppure una serie di lucette (neanche quelle che si acquistano dai cinesi!) o un filo argentato: non è per niente un bel biglietto da visita per i nostri amministratori, che proprio perché ci passano davanti ogni giorno avrebbero dovuto pensarci.
Da noi sollecitato durante una delle ultime conferenze stampa, il sindaco Piero Bitetti ci aveva riferito che già avevano speso assai per le luci in città e che non era rimasto nulla in casa. Ma il problema era tutto per le trenta- cinquanta euro necessarie per un paio di serie luminose e qualche addobbo? Messo alle strette, il primo cittadino ci avevano riferito che avrebbe provveduto di tasca sua. Ma questo non è avvenuto.
Comprendiamo le tante situazioni molto problematiche in ballo, ma sarebbe bastato poco, veramente molto poco, a evitare la brutta figura.
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