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Manduria

Attiva la Chirurgia toracica: l’ospedale Giannuzzi rafforza l’offerta sanitaria

Il consigliere regionale Cosimo Borraccino annuncia il nuovo reparto e richiama i recenti potenziamenti, dalla cardiologia ai concorsi per dirigenti medici. «Puglia modello nazionale per lo screening neonatale»

Nel riquadro Cosimo Borraccino

Nel riquadro Cosimo Borraccino

MANDURIA - L’ospedale Giannuzzi compie un nuovo passo avanti sul fronte dell’assistenza con l’attivazione del reparto di chirurgia toracica, operativo da oggi. A comunicarlo è il consigliere regionale Cosimo Borraccino, che sottolinea come l’avvio del servizio rappresenti un ulteriore tassello nel percorso di rilancio del presidio sanitario dell’area orientale della provincia di Taranto. Il ringraziamento, spiega, va al dottor Taurchini, primario del reparto di Taranto, che da oggi presta attività anche nella struttura manduriana.

Il nuovo reparto arriva a poche settimane dalla riattivazione della cardiologia, sospesa temporaneamente nei mesi scorsi e ora nuovamente funzionante. Per Borraccino, queste aperture testimoniano la «grande attenzione» dedicata all’ospedale dal presidente uscente Michele Emiliano, insieme al lavoro di coordinamento della dottoressa Farilla e all’impegno della direzione strategica dell’Asl Taranto: il direttore generale Vito Gregorio Colacicco, il direttore sanitario Sante Minerba e il direttore amministrativo Vito Santoro.

Il consigliere ricorda anche il percorso di potenziamento in corso, che comprende nuove assunzioni tra infermieri e operatori socio-sanitari e una serie di concorsi per rafforzare l’organico dei dirigenti medici, con particolare riferimento ai primari di Cardiologia, Radiologia, Medicina e alla Direzione medica del presidio.

Ulteriori servizi – anticipa Borraccino – saranno presto attivati per consolidare il ruolo dell’ospedale Giannuzzi come presidio essenziale della sanità pubblica nel versante orientale della provincia. Sul fronte del personale, prosegue, è in corso il bando per 1.000 tra Oss e infermieri, destinato a garantire una graduatoria attiva per gli anni a venire.

Nel suo intervento, il consigliere richiama inoltre il risultato ottenuto dalla Puglia con l’introduzione dello screening genomico universale neonatale, divenuta la prima regione italiana a implementarlo. Un modello, afferma, che ha attirato l’interesse internazionale, con il Brasile che ha richiesto una collaborazione ufficiale per replicarlo nel proprio sistema sanitario.

«Siamo orgogliosi di questo percorso – conclude Borraccino – e continueremo a lavorare nella stessa direzione insieme al nuovo presidente della Regione Puglia, Antonio Decaro».

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