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Taranto

«Organici di Polizia ridotti al collasso, in strada solo due o tre volanti»

Il segretario provinciale del Siap Aldo Vozza denuncia una situazione ormai critica: pattuglie insufficienti, uffici in sofferenza e turni scoperti. «Sicurezza compromessa, servono rinforzi già nelle movimentazioni di gennaio 2026»

Aldo Vozza, segretario generale provinciale del Siap Taranto

Aldo Vozza, segretario generale provinciale del Siap Taranto

TARANTO - Il Siap lancia un nuovo e duro allarme sulla situazione della Polizia di Stato in provincia. Il segretario generale provinciale, Aldo Vozza, parla di una grave carenza di organico, richiamando l’attenzione su un problema che, secondo il sindacato, si trascina da anni senza alcuna risposta concreta.

Vozza ricorda che la sicurezza «non può essere trattata come un costo, ma come un investimento», ma denuncia che Taranto continua a vivere una fase di “decrescita infelice”, confermata anche dall’ultima indagine sulla qualità della vita che ha collocato la provincia al 101º posto a livello nazionale. Un quadro che, sottolinea, si riflette direttamente sulla capacità operativa delle forze dell’ordine.

Secondo il Siap, gli organici sono al limite del collasso: le ultime movimentazioni di personale non hanno portato alcun rinforzo e gli operatori restano insufficienti rispetto alle esigenze di un territorio definito «ad alta densità criminale», dove negli ultimi giorni si sono verificati due conflitti a fuoco. In questo contesto, affida Vozza, il controllo del territorio è sostenuto da solo due o tre volanti, numero ritenuto del tutto inadeguato.

La carenza riguarda tutte le articolazioni: la Polizia Stradale è descritta come «quasi sparita dalla viabilità», mentre la Polizia Ferroviaria non riesce più a garantire turni h24. Non va meglio nei Commissariati della provincia, dove spesso non è possibile formare una volante senza ricorrere agli straordinari dei pochi agenti rimasti. «I colleghi – rimarca Vozza – lavorano con abnegazione, sacrificando tempo ed energie della propria vita privata».

Un contesto che, per il sindacato, rischia di incidere anche sull’immagine economica della provincia: «In queste condizioni – sostiene il Siap – è difficile immaginare Taranto come meta turistica o come territorio capace di attrarre investitori stranieri». Per il sindacato la sicurezza è un presupposto essenziale, non un optional.

La richiesta è chiara: rafforzare gli organici nelle prossime movimentazioni previste per gennaio 2026. Vozza sollecita il Governo e il Dipartimento della Pubblica Sicurezza a inserire Taranto tra le priorità, per garantire un numero adeguato di unità e restituire sostenibilità al lavoro delle pattuglie e degli uffici sul territorio.

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