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Calimera
19 Novembre 2025 - 06:21
Gazzella dei carabinieri
CALIMERA - La comunità è precipitata nello sconcerto dopo la scoperta ravvicinata dei corpi di una madre e di suo figlio, trovati morti a poche ore di distanza tra Torre dell’Orso e il centro abitato. Il dramma è esploso nella tarda serata, quando i carabinieri hanno raggiunto l’abitazione di via Montinari, dove il bambino di 8 anni, Elia Perrone, giaceva privo di vita nella camera da letto. Il sopralluogo ha evidenziato ferite compatibili con l’uso di un’arma da taglio, un dettaglio che orienta gli investigatori verso l’ipotesi di una violenza.
Secondo quanto ricostruito, l’allarme era stato lanciato dall’ex marito della donna, che poche ore prima si era rivolto ai carabinieri denunciando la scomparsa dell’ex moglie e del figlio. In mattinata la 35enne non aveva accompagnato il bambino a scuola, un’assenza che aveva insospettito il padre e lo aveva spinto a chiedere aiuto ai militari.
Nelle stesse ore, a circa 20 chilometri di distanza, la Capitaneria di porto era intervenuta al largo di Torre dell’Orso dopo la segnalazione di un sub che aveva notato un corpo in mare. La salma, recuperata da una motovedetta proveniente da Otranto, è stata poi identificata come quella di Najoua Minniti, la madre del bambino. I primi riscontri del medico legale hanno collocato la morte della donna nelle ore immediatamente precedenti al ritrovamento. Aveva tatuaggi, piercing e carnagione chiara, elementi che ne hanno agevolato l’identificazione.
La donna, originaria di Polistena e con radici familiari tunisine e calabresi, viveva con il figlio proprio nell’appartamento dove il piccolo è stato ritrovato. Lavoratrice stagionale nei villaggi turistici della zona, secondo alcune testimonianze stava affrontando difficoltà economiche e in passato si sarebbe rivolta agli assistenti sociali in cerca di sostegno. I rapporti con l’ex marito Fabio Perrone erano ormai deteriorati. Martedì 18 novembre, intorno alle 12.30, Minniti era stata vista discutere animatamente al telefono, prima di allontanarsi in auto e far perdere le proprie tracce.
Le indagini della Compagnia di Lecce procedono su un doppio binario per chiarire i contorni di una vicenda ancora piena di elementi da definire. Sul posto è intervenuta anche la pm Erika Masetti, mentre la Prefettura di Lecce ha attivato le procedure previste nei casi di persone scomparse.
Il sindaco di Calimera, Gianluca Tommasi, è arrivato in via Montinari nelle prime ore successive alla scoperta. In un messaggio rivolto ai cittadini ha parlato di un dolore «immenso e difficile da comprendere», assicurando che le scuole del paese hanno già predisposto supporto psicologico per bambini e ragazzi.
Il corpo della donna è stato trasferito all’ospedale Vito Fazzi per ulteriori esami. Nel piccolo centro alle porte di Lecce resta il silenzio di una comunità sconvolta da una tragedia che ha travolto due vite nel giro di poche ore, lasciando aperti interrogativi ancora senza risposta.
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