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Bari

Controlli Tari, quasi metà dei negozi ispezionati non paga. Il Comune presenta il conto

Il Nucleo Ispettivo Tributi ha verificato 709 utenze non domestiche: 329 non erano iscritte alla Tari. Recuperi per oltre 2 milioni e procedure sanzionatorie in corso

La Tari

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BARI - L’attività di verifica avviata dal Nucleo Ispettivo Tributi per individuare chi non risulta dichiarato al pagamento della TARI ha portato, al 31 ottobre, al controllo di 709 utenze non domestiche in città. L’attenzione si è concentrata in modo particolare sulle realtà commerciali con superfici ampie e con una maggiore produzione di rifiuti, considerate tra le categorie più esposte a possibili irregolarità.

Dalle verifiche emerge un quadro rilevante. Su 709 attività ispezionate, 329 non risultavano iscritte alla tassa rifiuti, pari al 46,5 per cento del totale. Il riscontro conferma, secondo il Comune, l’efficacia delle operazioni condotte dal Nucleo e la necessità di mantenere alta l’attenzione sul fenomeno dell’evasione.

Come previsto dalla normativa vigente, in particolare dalla legge 147 del 2013, la procedura stabilisce l’invio di un questionario alle attività controllate, con la possibilità di regolarizzare la propria posizione entro 60 giorni. Chi presenta la dichiarazione di iscrizione alla TARI entro i termini può ottenere una riduzione della sanzione al 50 per cento, come stabilito dal regolamento comunale.

La mancata risposta comporta invece una sanzione amministrativa specifica e, con l’accertamento d’ufficio, l’applicazione delle sanzioni tributarie piene oltre agli interessi. Per le 329 attività irregolari, l’importo complessivo da recuperare attraverso gli avvisi di accertamento ammonta a 2.366.000 euro, comprensivi di sanzioni e interessi.

Ad oggi risultano 109 attività che hanno provveduto alla dichiarazione di iscrizione, mentre delle restanti 220, 145 sono già state accertate d’ufficio con il conseguente avvio delle procedure di recupero.

L’amministrazione ricorda che la nascita del Nucleo Ispettivo Tributi è legata alla volontà di garantire equità contributiva e contrastare l’evasione che incide in modo diretto sulla distribuzione dei costi del servizio rifiuti. La mancata iscrizione alla TARI, infatti, trasferisce sugli utenti in regola la quota spettante a chi non paga, determinando un aumento del tributo per cittadini e imprese che rispettano gli obblighi previsti.

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