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Nuovo vertice sulla riconversione di Cerano di Brindisi: presentati i progetti per rilanciare l’area ex Enel

Invitalia illustra lo stato di avanzamento del Piano di Sviluppo: 61 proposte in valutazione, 20 già in fase avanzata. Il ministro Urso punta a chiudere l’Accordo di Programma entro il primo trimestre del 2026

L'incontro al Mimit a Roma sul caso Brindisi

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ROMA - Nuovo passaggio istituzionale a Palazzo Piacentini sul futuro dell’area dell’ex centrale Enel di Cerano. Nel corso della riunione, dedicata alla riconversione e alla reindustrializzazione del sito, Invitalia ha illustrato lo stato di avanzamento del Piano di Sviluppo, documento che sta guidando la selezione delle progettualità più idonee alla trasformazione dell’area dopo la dismissione del polo a carbone.

Il vertice, presieduto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e dal Commissario straordinario per la reindustrializzazione dell’area di Brindisi Luigi Carnevale, ha riunito i rappresentanti del Ministero del Lavoro, del Mef, del Mase, della Regione Puglia, del Comune di Brindisi, di Confindustria e di Invitalia. Un confronto operativo che rientra nel percorso verso la definizione dell’Accordo di Programma, passaggio chiave per fissare tempi, investimenti e impegni tra le istituzioni coinvolte.

Il ministro Urso ha rimarcato la centralità del sito brindisino, sottolineando la volontà del Governo di accelerare il percorso: «Il nostro obiettivo è completare nel più breve tempo possibile la riconversione industriale di un’area strategica per Brindisi e per l’intera Puglia», ha dichiarato, evidenziando come l’elevato numero di proposte ricevute confermi l’efficacia del metodo adottato. L’intenzione è di finalizzare l’Accordo di Programma entro il primo trimestre del prossimo anno.

Invitalia ha illustrato gli esiti della ricognizione avviata dopo il precedente incontro di settembre. Sono 12 le aziende con cui è in corso un dialogo avanzato, titolari di 20 progetti che prevedono un potenziale di 931 nuovi occupati, ai quali si aggiungono 460 posti stimati nella fase di realizzazione. Parallelamente, proseguono le valutazioni sulle restanti proposte, per un totale di 61 progettualità, distribuite su 3.280 ettari di aree interessate.

Il percorso proseguirà nelle prossime settimane con il completamento della mappatura delle progettualità e con ulteriori approfondimenti tecnici insieme alle aziende che hanno manifestato interesse. L’obiettivo è definire un quadro complessivo coerente con le potenzialità del territorio e con le esigenze di una riconversione in grado di generare nuova produzione, occupazione e investimenti.

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