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Bari

La Regione approva il nuovo Piano di Bonifica: svolta per la gestione dell’acqua nel Centro Sud Puglia

Via libera definitivo al Piano Generale del Consorzio unico. Obiettivo: procedure più rapide e uso sostenibile della risorsa idrica

La sede della Presidenza della Regione Puglia a Bari

La sede della Presidenza della Regione Puglia a Bari

BARI - La Giunta regionale ha dato il via libera definitivo al Piano Generale di Bonifica del Consorzio di Bonifica Centro Sud Puglia, segnando la conclusione di un percorso tecnico-amministrativo complesso, che ha incluso sia la Valutazione Ambientale Strategica sia la Valutazione di Incidenza.

Il documento approvato rappresenta il passo finale dell’attuazione della legge regionale n. 1/2017, che dal 1 gennaio 2024 ha reso operativo il Consorzio Unico Centro Sud, erede delle funzioni dei quattro enti soppressi: Arneo, Terre d’Apulia, Stornara e Tara, Ugento e Li Foggi.

Secondo la Regione, il nuovo Piano è uno strumento essenziale per snellire le procedure del Consorzio e garantire un impiego dell’acqua agricola più responsabile e adeguato alle esigenze dei territori. L’obiettivo è coniugare efficienza amministrativa e sostenibilità, mettendo a disposizione degli operatori agricoli regole chiare e un quadro più semplice per la gestione delle infrastrutture di bonifica.

Il percorso che ha portato all’approvazione è stato caratterizzato da un ampio confronto con Comuni, enti tecnici e rappresentanze agricole, con l’intenzione dichiarata di costruire un impianto condiviso e utile a un territorio che oggi più che mai necessita di una pianificazione idrica efficace.

La Regione sottolinea che il Piano consentirà di passare alla fase successiva, ovvero l’adozione dei Piani di Classifica, un passaggio ritenuto fondamentale per migliorare la distribuzione e la tutela della risorsa idrica in tutta la Puglia.

L’iter ha coinvolto numerosi soggetti istituzionali: dagli enti locali ad ARPA Puglia, dall’Autorità di Bacino alle Soprintendenze, fino al Ministero della Cultura. Un ruolo specifico è stato svolto dalla Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo, che ha contribuito con osservazioni e prescrizioni mirate alla tutela degli aspetti archeologici e culturali presenti nelle aree interessate.

Con l’approvazione del Piano, la Regione inaugura una fase nuova per il sistema della bonifica, puntando a una gestione dell’acqua più moderna, funzionale e capace di rispondere alle esigenze di un’agricoltura sempre più esposta alle criticità climatiche.

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