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Taranto

Muore d’infarto dopo anni di superlavoro: il tribunale riconosce alla vedova la rendita da stress

L’impiegato 61enne era in servizio da 37 anni in una società nazionale. Il giudice ha condannato l’Inail al pagamento della rendita e delle spese processuali

Avvocati in aula

Avvocati in aula

TARANTO - Un infarto sul posto di lavoro, dopo anni di turni estenuanti e disponibilità continua anche di notte, è stato riconosciuto dal Tribunale di Taranto come morte da stress correlato all’attività professionale. La decisione, emessa dal Giudice del Lavoro Lorenzo De Napoli, ha sancito il diritto della vedova di un impiegato 61enne alla rendita Inail per decesso da causa di servizio, oltre al rimborso delle spese processuali e dei ratei arretrati.

L’uomo, dipendente da 37 anni di una società nazionale, svolgeva mansioni che lo impegnavano fino a 12 ore al giorno, spesso in diverse località della Puglia e anche oltre regione. Le chiamate di lavoro arrivavano in qualsiasi momento, persino nel cuore della notte. Proprio una di quelle chiamate, nell’ottobre del 2022, gli è stata fatale.

Quella sera, su richiesta dell’azienda, il 61enne si era messo in viaggio per riparare un tratto ferroviario, ma appena giunto sul posto è stato colto da un malore improvviso che non gli ha lasciato scampo. Le successive verifiche hanno escluso patologie pregresse: gli esami medici e cardiologici effettuati pochi giorni prima non avevano evidenziato alcuna anomalia.

La vedova ha presentato ricorso chiedendo il riconoscimento della correlazione tra lo stress accumulato in anni di lavoro e il decesso del marito. Una tesi accolta dal giudice, che ha sottolineato come il ritmo eccessivo e la costante pressione professionale abbiano contribuito in modo determinante al tragico evento.

Con questa sentenza, il Tribunale di Taranto apre un precedente significativo in materia di tutela per lo stress da lavoro correlato, riconoscendo il diritto della famiglia a un risarcimento pieno e sancendo la responsabilità dell’Inail nel garantire la rendita prevista dalla normativa.

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