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Taranto

Stop alla corrente per lavori Enel: i commercianti protestano per i disagi

L'ennesima interruzione dell’energia elettrica in diverse strade del centro fa scoppiare la protesta. I negozianti chiedono interventi per evitare le eccessive penalizzazioni delle imprese economiche

Il manifesto affisso dall'Enel nel centro di Taranto

Il manifesto affisso dall'Enel nel centro di Taranto

TARANTO – Torna la preoccupazione tra i commercianti del centro di Taranto per la nuova interruzione programmata dell’energia elettrica disposta da Enel nella giornata di giovedì 6 novembre 2025, dalle 8:30 alle 16:30, per consentire interventi tecnici sugli impianti. La sospensione riguarderà varie strade del capoluogo jonico, creando non pochi malumori tra residenti e titolari di attività economiche.

In particolare, i lavori interesseranno via Anfiteatro (civici da 72 a 82 e da 88 a 112, sn2, 90/b, tele, voda, sn), via Principe Amedeo (dal civico 29 al 32, 52/4, 32/b, tele), via Acclavio (civici 61, 62, sn2, 62/b, 62/d, 62/g, 62/h) e via Berardi Angelo (dal civico 32 al 40).

Molti esercenti, soprattutto quelli di via Anfiteatro, lamentano che l’interruzione si ripete da tempo e comporta gravi disagi per le attività commerciali, costrette a lavorare al buio, senza la possibilità di utilizzare casse elettroniche o dispositivi di pagamento. “Per la quarta volta ci troviamo senza corrente per un’intera giornata, e nessuno sembra preoccuparsi dei danni economici che subiamo”, denuncia uno dei commercianti della zona.

L’Enel, dal canto suo, ha pieno diritto di eseguire interventi di manutenzione e potenziamento delle linee elettriche, lavori che risultano indispensabili per garantire la sicurezza e la qualità del servizio. Tuttavia, resta aperta la richiesta di molti operatori di programmare le operazioni con maggiore attenzione alle esigenze del territorio.

Come accade per altri servizi pubblici, una pianificazione serale o notturna dei lavori potrebbe ridurre l’impatto su negozi, uffici e residenti, limitando i disagi senza rallentare gli interventi necessari. Una soluzione, questa, che i commercianti sperano possa essere presa in considerazione, per conciliare efficienza e vivibilità urbana.

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