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Taranto

Rinvenuto un ordigno nelle campagne di Statte: era un falso allarme

Fine settimana di controlli e bonifiche per i Carabinieri. L’intervento degli artificieri del Comando Provinciale ha confermato che il manufatto non conteneva esplosivo

L'ordigno disinnescato a Taranto

L'ordigno disinnescato a Taranto

TARANTO - Fine settimana intenso per i Carabinieri del Comando Provinciale di Taranto, impegnati in una serie di operazioni di controllo e prevenzione tra il 31 ottobre e il 2 novembre. Le attività hanno riguardato in particolare la sicurezza del territorio e la gestione di situazioni potenzialmente pericolose legate alla presenza di materiale esplosivo.

Nella tarda mattinata di ieri, un cittadino si è presentato alla Stazione Carabinieri di Taranto San Cataldo, riferendo di aver trovato nelle campagne di Statte un oggetto che appariva come un manufatto esplosivo. Sul posto sono intervenuti immediatamente gli artificieri del Comando Provinciale, i Vigili del Fuoco e il personale del 118, che hanno delimitato l’area e avviato le verifiche.

L’ispezione ha permesso di accertare che si trattava di un simulacro privo di materiale esplosivo, composto da sette candelotti avvolti in carta e legati con nastro adesivo nero, collegati a un sistema elettrico e a un interruttore a leva metallica. Gli artificieri hanno eseguito la bonifica e la disattivazione del dispositivo, operando nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza.

L’intervento segue altri episodi analoghi che hanno interessato la provincia jonica nelle ultime settimane. Il 1° ottobre, sempre a Statte, i Carabinieri avevano recuperato due ordigni artigianali noti come “marmotte”, completi di innesco, nascosti in una vettura insieme a materiale per il travisamento e tripodi metallici utilizzati per bloccare le forze dell’ordine dopo furti ai bancomat. Qualche giorno più tardi, il 14 ottobre, a Laterza, i militari della locale stazione avevano arrestato un ventiseienne, trovato in possesso di due mine antiuomo da esercitazione.

Operazioni che testimoniano il costante impegno dell’Arma nella prevenzione e contrasto della detenzione illegale di esplosivi, un’attività che unisce rigore operativo, professionalità e alta specializzazione. Decisivo, in questi casi, il contributo del Nucleo Investigativo Artificieri del Comando Provinciale di Taranto, i cui militari sono addestrati per gestire interventi ad alto rischio e garantire la sicurezza pubblica.

Gli artificieri antisabotaggio operano con tecniche e strumenti avanzati, in grado di neutralizzare ordigni o dispositivi sospetti anche a distanza, grazie all’utilizzo del robot TIGR (Transportable Interoperable Ground Robot), che consente manovre in completa sicurezza.

L’Arma ricorda infine alcune regole fondamentali in caso di rinvenimento di ordigni o manufatti sospetti: non avvicinarsi mai all’oggetto, non toccarlo e contattare immediatamente le forze dell’ordine. Un gesto di prudenza che può fare la differenza e salvaguardare l’incolumità di tutti.

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