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Taranto
03 Novembre 2025 - 10:28
Sopralluogo di Piero Bitetti al deposito del cantiere per il Bus Rapid Transit di Taranto
TARANTO - Il progetto della Bus Rapid Transit (BRT), destinato a rivoluzionare la mobilità cittadina, continua a dividere. Da un lato la promessa di modernità e sostenibilità, dall’altro i timori per un equilibrio urbano che rischia di spezzarsi. A lanciare l’allarme è Confartigianato Imprese Taranto, che in una nota del segretario generale Fabio Paolillo invita il Comune a un confronto aperto prima che l’opera, tra le più imponenti degli ultimi decenni, produca effetti difficilmente reversibili sul tessuto economico e sociale del capoluogo jonico.
Secondo l’associazione, il passaggio dalla progettazione alla realtà delle strade si sta rivelando una prova tutt’altro che semplice. “La BRT rischia di trasformarsi in una gatta da pelare per i tecnici comunali”, osserva Confartigianato, segnalando come in diversi tratti il transito di bus di grandi dimensioni, su corsie riservate, appaia complesso se non impossibile, soprattutto lungo le arterie che collegano il centro con Lama e Talsano, già oggi quotidianamente congestionate.
Il rischio, sottolinea l’associazione, è che il nuovo sistema finisca per snaturare la sua stessa funzione di rapidità, costringendo i mezzi a muoversi nel traffico ordinario e rendendo i tempi di percorrenza simili a quelli degli automobilisti comuni. Una contraddizione che, per Confartigianato, vanificherebbe in parte lo spirito del progetto, lasciando emergere le difficoltà di adattare un’infrastruttura complessa alla conformazione di una città come Taranto.
Ma le criticità non riguardano solo la viabilità. A preoccupare è anche la ricaduta sul commercio cittadino, in particolare su quello del Borgo. La mappa ufficiale del progetto mostra che una delle linee del BRT passerà proprio davanti a un grande centro commerciale situato ai margini dell’area urbana, scelta che, secondo l’associazione, potrebbe accentuare la crisi dei negozi di prossimità, già in difficoltà per la concorrenza della grande distribuzione.
“Da trent’anni si parla di rilancio e riqualificazione del centro – afferma Paolillo – ma la realtà è fatta di strade svuotate e saracinesche abbassate. Se non si interverrà subito con contromisure adeguate, l’arrivo della BRT rischia di diventare l’epigrafe del commercio di vicinato”.
Confartigianato chiarisce di non voler mettere in discussione l’attività dei centri commerciali, ma chiede all’amministrazione di bilanciare la modernità del nuovo trasporto con interventi concreti per il Borgo, dove la mancanza di parcheggi e il rallentamento dei cantieri rischiano di aggravare ulteriormente la situazione.
Il pericolo, avverte l’associazione, è che il sistema di trasporto entri in funzione prima che siano realizzate le infrastrutture di supporto, a partire dai parcheggi di interscambio, oggi solo annunciati. Una prospettiva che potrebbe compromettere la mobilità cittadina e disincentivare ulteriormente la frequentazione del centro.
“Se un cittadino potrà raggiungere in pochi minuti un grande centro commerciale, comodo e pieno di servizi, sarà difficile convincerlo a passeggiare tra le vetrine vuote del Borgo”, si legge nel comunicato. Per questo Confartigianato rivolge un appello all’amministrazione comunale affinché accanto al cantiere della BRT vengano attuate misure immediate di sostegno alla mobilità, al decoro e al commercio locale, oltre a politiche di rigenerazione urbana.
La riflessione si allarga anche al metodo di lavoro. “Sarebbe stato normale discutere il progetto prima della sua approvazione – osserva Paolillo – ma a Taranto si arriva spesso a decisioni già prese, salvo poi lamentarne le conseguenze. È ancora possibile intervenire, purché si scelga di farlo con una visione condivisa”.
Confartigianato si dice pronta a collaborare con il Comune e con le altre associazioni di categoria per offrire un contributo costruttivo, nell’ottica di conciliare innovazione, sostenibilità e tutela del tessuto economico cittadino.
La BRT, conclude l’associazione, rappresenta l’opera più importante realizzata a Taranto dopo la nuova base navale, ma perché diventi davvero simbolo di progresso deve tenere insieme modernità e equilibrio urbano. Solo così, sottolinea Paolillo, “il futuro dei trasporti potrà viaggiare a passo spedito senza lasciare indietro il cuore economico e sociale della città”.
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