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Bari

Assolta in appello la maestra accusata di adescamento di minori sui social

La Corte d’Appello di Bari ribalta la condanna a 7 anni e 3 mesi inflitta nel 2024. Le accuse riguardavano presunti rapporti con minorenni e produzione di materiale pedopornografico

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BARI – La Corte d’Appello di Bari ha assolto la maestra di scuola elementare di 48 anni, che nel luglio 2024 era stata condannata in primo grado a 7 anni e 3 mesi di reclusione con l’accusa di adescamento di minorenni e produzione di materiale pedopornografico.

Secondo la precedente sentenza, la donna, che sui social si faceva chiamare “zia Martina”, avrebbe avuto incontri di natura sessuale con adolescenti in un bed and breakfast nel centro di Bari, chiedendo di essere filmata. Gli episodi contestati risalivano al periodo precedente il suo arresto, avvenuto nel dicembre 2021, quando insegnava in una scuola del nord Italia. Dopo il fermo, la docente era stata posta ai domiciliari e sospesa dal servizio.

La decisione della Corte d’Appello, che ha assolto l’imputata da ogni accusa, ribalta completamente il verdetto di primo grado. Le imputazioni riguardavano due presunti episodi di produzione di materiale pedopornografico e un’ipotesi di corruzione di minorenne, ma i giudici di secondo grado hanno ritenuto insufficienti le prove a sostegno dell’accusa.

I minorenni coinvolti non erano suoi alunni, e le indagini erano state avviate a seguito delle denunce dei genitori delle presunte vittime.

La stessa donna ha reso pubblica la notizia dell’assoluzione attraverso i social, rivendicando la propria innocenza dopo anni di procedimento giudiziario.

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