Cerca
Andria
30 Ottobre 2025 - 08:23
La Caserma dei Carabinieri Bat
ANDRIA - Una fitta rete di minacce ed estorsioni ai danni di imprenditori andriesi è stata smantellata dai Carabinieri del Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani, che nella mattinata di oggi hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
Il provvedimento riguarda un 36enne di Andria, ritenuto responsabile di un attentato dinamitardo e di numerosi episodi estorsivi, tentati e consumati, ai danni di 10 imprenditori locali. L’uomo è accusato di aver messo in piedi, tra giugno e agosto 2023, una vera e propria campagna intimidatoria “a tappeto” contro attività economiche del territorio.
L’indagine, condotta dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo dell’Arma, è nata per dare una risposta ai ripetuti danneggiamenti ai danni di esercizi commerciali verificatisi lo scorso anno in città. Gli investigatori hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza che collegano l’indagato a un attentato esplosivo avvenuto nel maggio 2023, quando un ordigno fece saltare il portone d’ingresso di una palazzina di proprietà di una famiglia di imprenditori attivi nel settore dei trasporti.
Pochi giorni dopo l’esplosione, l’uomo avrebbe inviato un sms intimidatorio alla vittima, da un’utenza intestata a un cittadino straniero, intimandole di “mettersi in regola”.
Nel corso delle indagini, i Carabinieri hanno rinvenuto presso il Centro Meccanizzato Postale di Modugno tre lettere indirizzate ad altri imprenditori di Andria, attivi nel settore dei trasporti e del commercio ortofrutticolo. All’interno, una cartuccia calibro 7,65 e un messaggio manoscritto con la stessa minaccia. Anche in questi casi, le lettere erano accompagnate da sms estorsivi dai contenuti identici.
Attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, e una serie di perquisizioni e sequestri, i militari hanno ricostruito un disegno criminale ben strutturato, che nel solo periodo monitorato ha coinvolto 10 imprenditori. Le indagini hanno inoltre rivelato che solo una delle vittime ha avuto il coraggio di denunciare, mentre le altre hanno scelto il silenzio, favorendo così la prosecuzione delle minacce.
In un caso, una delle persone prese di mira avrebbe ceduto alle richieste dell’estorsore, consegnando 40.000 euro. Un atteggiamento che va condannato – sottolineano gli investigatori – perché il silenzio alimenta l’azione criminale, mentre la denuncia resta l’unico strumento per difendere le vittime e il tessuto economico del territorio.
La Direzione Distrettuale Antimafia ha condiviso il quadro indiziario raccolto dai Carabinieri, richiedendo al Gip l’emissione della misura cautelare, che è stata pienamente accolta. Il 36enne è stato quindi arrestato e condotto in carcere.
L’operazione conferma la costante attenzione della magistratura e dell’Arma dei Carabinieri nel contrasto al racket e alle estorsioni, un fenomeno che continua a rappresentare una grave minaccia per l’economia sana della provincia di Barletta-Andria-Trani.
I più letti
Video del giorno
Testata: Buonasera
ISSN: 2531-4661 (Sito web)
Registrazione: n.7/2012 Tribunale di Taranto
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Piazza Giovanni XXIII 13 | 74123 | Taranto
Telefono: (+39)0996960416
Email: redazione.taranto@buonasera24.it
Pubblicità : pubblicita@buonasera24.it
Editore: SPARTA Società Cooperativa
Via Parini 51 | 74023 | Grottaglie (TA)
Iva: 03024870739
Presidente CdA Sparta: CLAUDIO SIGNORILE
Direttore responsabile: FRANCESCO ROSSI
Presidente Comitato Editoriale: DIEGO RANA