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Taranto

Un solo gesto di generosità, due vite salvate: due trapianti di rene per pazienti tarantini in un giorno

Al Centro Regionale Trapianti di Bari due pazienti hanno ricevuto un rene dallo stesso donatore. L’Ambulatorio trapianti del Santissima Annunziata conferma il suo ruolo centrale nella rete regionale con numeri in crescita e un modello di assistenza integrato

Il team di Nefrologia e Dialisi del Santissima Annunziata di Taranto

Il team di Nefrologia e Dialisi del Santissima Annunziata di Taranto

TARANTO - Due vite cambiate nello stesso giorno, grazie a un unico gesto di altruismo. Il 7 ottobre, presso il Centro Regionale Trapianti di Bari, due pazienti di Taranto hanno ricevuto un trapianto di rene, liberandosi dalla schiavitù della dialisi. Entrambi erano in cura presso la Struttura Complessa di Nefrologia dell’ospedale Santissima Annunziata, dove avevano seguito l’intero percorso di preparazione al trapianto.

La notizia assume un valore particolare perché la doppia operazione è stata possibile grazie a un solo donatore, il cui atto di generosità ha restituito una vita nuova a due persone che fino a poche settimane fa erano costrette a sottoporsi a lunghe sedute di emodialisi.

L’emodialisi, come noto, è una procedura che impone ai pazienti tre sedute settimanali di circa 3-4 ore ciascuna in centri specializzati. Uno dei due pazienti era una giovane donna seguita dal Centro dialisi del Santissima Annunziata, mentre l’altro effettuava i trattamenti in un centro privato convenzionato. Entrambi, però, facevano riferimento all’Ambulatorio della lista d’attesa trapianto rene dell’ospedale tarantino, un servizio che da anni rappresenta un punto di riferimento regionale.

Fondamentale in questo percorso è il Day Service dedicato, attivo da circa cinque anni, che consente ai pazienti di eseguire in modo coordinato tutti gli esami necessari per l’inserimento in lista d’attesa. Grazie a questa organizzazione, la quasi totalità delle prestazioni viene programmata direttamente dal personale sanitario del Santissima Annunziata, evitando viaggi inutili e riducendo al minimo i tempi di attesa e i disagi per chi vive una condizione già complessa.

Il modello adottato a Taranto ha permesso una crescita costante del numero di pazienti che scelgono di affidarsi al servizio. Oggi sono circa 60 le persone in valutazione clinica per il trapianto, 5 delle quali in attesa per un trapianto da donatore vivente. Negli ultimi cinque anni, 30 pazienti seguiti dall’ambulatorio hanno ricevuto un nuovo rene; solo nel corso del 2025 gli interventi effettuati sono già 7, comprendendo anche casi ad alto rischio di rigetto e un paziente pre-emptive, trapiantato prima di iniziare la dialisi.

Alla guida dell’ambulatorio c’è il professor Luigi Francesco Pio Morrone, che coordina un’équipe formata dagli infermieri Carmela Friuli e Gianpietro Fumarola e dalle dirigenti mediche Lucia Anna Coco, Vincenza Colucci e Marianna Bellantoni. Il gruppo si distingue per la presa in carico globale del paziente, che prosegue anche dopo l’intervento in sinergia con il Centro Regionale Trapianti e con altri centri italiani.

Oggi l’ambulatorio segue 95 trapiantati renali, un numero in costante aumento che testimonia l’efficacia di un sistema di cura basato sulla continuità assistenziale e sulla collaborazione tra professionisti. Per molti pazienti tarantini, questa rete ha significato non solo la possibilità di ricevere un organo, ma anche di vivere una quotidianità libera dalla dialisi, vicino alla propria casa e ai propri affetti.

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