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La conferenza stampa

Confindustria Taranto e Museo archeologico nazionale MArTA firmano il protocollo per la crescita del territorio

Falzone (MArTA): “Il cambiamento passa anche dalla consapevolezza del proprio valore storico e culturale”. Furfaro (Confindustria): “Costruiamo la “vision” di un territorio moderno, orientato al futuro e forte del proprio passato”

Confindustria Taranto e Museo archeologico nazionale MArTA firmano il protocollo per la crescita del territorio

Confindustria Taranto e Museo archeologico nazionale MArTA firmano il protocollo per la crescita del territorio

Impresa e cultura insieme, con l’ambizione di costruire una coalizione capace di muovere energie comuni che possano concorrere alla crescita del territorio.

Confindustria Taranto, da un lato, con la forza delle sue oltre 400 aziende associate e Museo archeologico nazionale di Taranto – MArTA dall’altro, con la storia di civiltà che hanno reso importante e produttivo questo lembo di Mediterraneo.

E’ questo, in sintesi, il motivo che ha spinto Confindustria e MArTA, a stringere un accordo di collaborazione e partenariato sancito da un Protocollo d’Intesa firmato stamani in Confindustria dalla vice presidente degli industriali tarantini con delega all’education e alla diversificazione del territorio, Anda Furfaro, e dalla direttrice del museo di Taranto, Stella Falzone. Presente alla conferenza stampa anche Vincenzo Fanelli, presidente della sezione cultura, agroalimentare e turismo di Confindustria Taranto.

Un Protocollo declinato in sei macro azioni di intervento, sviluppati sotto l’ombrello della comune esigenza di cooperare, “nella ricerca di linee di lavoro comuni finalizzate alla promozione di nuove iniziative di sviluppo socio economico e culturale del territorio valorizzando il connubio tra cultura e impresa”.

Progettualità in co-branding, sviluppo di progetti da stimolo per l’industria creativa, ipotesi di percorsi di turismo industriale a cominciare dalle radici, fino ad attività di formazione per l’impresa e a quelle destinate a catalizzare l’attenzione sui temi della cultura di impresa grazie all’organizzazione di un festival tematico o l’attività di education e orientamento delle giovani generazioni per citarne alcuni.

“Il Museo archeologico nazionale di Taranto ha innescato processi sempre più estesi con i territori di provenienza dei reperti delle sue collezioni. E’ un museo sempre più aperto che ha deciso, attraverso queste collaborazioni, di abbinare alla sua funzione di conservazione e ricerca, quella di amplificatore della missione educativa ed emancipativa della cultura nei processi economico-sociali e di sviluppo di un territorio – dice Stella Falzone, direttrice del Museo archeologico nazionale di TarantoPerchè in contesti urbani delicati come quello di Taranto, i processi di cambiamento si attivano anche attraverso la consapevolezza del proprio valore come luogo da sempre distintivo per la bellezza, la vocazione internazionale e la qualità manifatturiera delle sue imprese artigiane e industriali. Dalla ceramica al tessile, dagli ori alla pesca”.

“Avviare un percorso di collaborazione e di scambio con il Museo archeologico nazionale di Taranto è uno degli obiettivi che l’associazione degli industriali – dichiara Anda Furfaro, vice presidente di Confindustria Taranto - persegue da tempo. I motivi non risiedono soltanto nella necessità da noi avvertita, in quanto attori della crescita economica, sociale e imprenditoriale, di conoscere più profondamente e da vicino le potenzialità che il nostro territorio esprime nelle sue molteplici espressioni, ma soprattutto nelle opportunità che l’accordo ci consente di sviluppare, attraverso attività che valorizzino ed esaltino la cultura e l’impresa assieme. L’auspicio DI Confindustria Taranto e quella del Presidente Salvatore Toma, che ha fortemente voluto questo accordo,  è quella di poter portare all’interno delle nostre imprese, assieme a nuove consapevolezze, inedite leve di sviluppo dalle quali far scaturire la “vision” di un territorio moderno, orientato al futuro e forte del proprio passato”.

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