Cerca

Cerca

Bisceglie

Ponte Lama, “Chiusa da un mese ma i lavori non partono”

Il consigliere d’opposizione Francesco Spina denuncia la mancanza di cantiere e di controlli sulla chiusura del viadotto: “Da anni si inaugurano solo chiusure e lavori infiniti. Chi risarcirà cittadini e imprese?”

La chiusura del Ponte Lama fra Bisceglie e Trani

La chiusura del Ponte Lama fra Bisceglie e Trani

Ponte Lama, Francesco Spina attacca: “Chiusa da un mese ma i lavori non partono”

BISCEGLIE – Da oltre un mese il Ponte Lama è chiuso al traffico, ma di lavori veri e propri ancora non c’è traccia. A denunciarlo è Francesco Spina, consigliere comunale di opposizione, che accusa l’amministrazione di aver trasformato la sospensione della viabilità in una “inaugurazione elettorale” priva di sostanza.

Secondo Spina, dopo l’ordinanza di chiusura, l’area non presenta segni concreti di avvio del cantiere. Mancano le recinzioni nella zona sottostante, non è stato installato il cartello con l’indicazione dei tempi di fine lavori – obbligatorio per legge – e gli unici segnali presenti sarebbero quelli di “fantomatici lavori in corso”. Il consigliere segnala inoltre che, nelle ore serali, alcuni motoveicoli continuano a transitare, approfittando di un varco aperto nella recinzione.

Nessun operaio o custode, denuncia ancora Spina, presidia l’area. Da qui l’appello alle autorità competenti perché verifichino le condizioni di sicurezza e la regolarità delle procedure di cantiere. “Sono già trascorse diverse settimane dall’avvio formale dei due anni previsti per i lavori – sostiene l’esponente d’opposizione – ma tutto lascia pensare che, come per altre opere comunali, il ponte resterà chiuso per 7 o 10 anni”.

Spina cita come esempi di interventi rimasti incompiuti il teatro comunale, la piscina, il progetto di riuso delle acque reflue, il teatro sul bastione e il parco delle Beatitudini: opere annunciate e avviate, ma ancora senza data certa di conclusione.

L’esponente d’opposizione solleva infine il tema dei danni economici per cittadini e imprese penalizzati dalla chiusura del ponte, sostenendo che si sarebbe potuto adottare un piano di lavori alternativo, capace di garantire almeno il passaggio dei veicoli. “Chi pagherà ora – conclude Spina – i disagi causati da una chiusura che si poteva gestire diversamente?”.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Video del giorno

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori