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Bari

Catturato in mare un ricercato internazionale per frode da 20 milioni di dollari

La Guardia di Finanza arresta un cittadino svizzero su catamarano: era destinatario di un mandato d’arresto per associazione per delinquere e riciclaggio. L’uomo è detenuto nel carcere di Bari in attesa di estradizione negli Stati Uniti

Un motoscafo della Guardia di Finanza di Bari

Un motoscafo della Guardia di Finanza di Bari

BARI - Si è conclusa in mare aperto l’operazione che ha portato alla cattura di un cittadino svizzero ricercato a livello internazionale per frode finanziaria e riciclaggio. L’uomo, identificato a bordo di un catamarano lungo la costa barese, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza al termine di un controllo coordinato dal Reparto Operativo Aeronavale.

L’intervento, spiegano le Fiamme Gialle, è nato da una mirata analisi di rischio condotta dopo la stagione turistica, che aveva permesso di individuare un’imbarcazione sospetta in navigazione nel tratto di mare antistante Bari. Durante il controllo, l’equipaggio della Stazione Navale della Guardia di Finanza ha verificato l’identità dei presenti a bordo, accertando che uno di loro era destinatario di un mandato di arresto internazionale ai fini estradizionali emesso dalle autorità statunitensi.

Le verifiche successive, effettuate in stretta collaborazione con l’Interpol del Ministero dell’Interno, hanno confermato la validità della segnalazione e la richiesta di estradizione. Accertate le condizioni procedurali, i finanzieri hanno proceduto all’arresto del cittadino elvetico, trasferendolo nella Casa Circondariale di Bari a disposizione del presidente della Corte d’Appello.

Dopo l’interrogatorio di garanzia, l’autorità giudiziaria ha convalidato l’operazione della Guardia di Finanza, disponendo la custodia cautelare in carcere e avviando la procedura di estradizione verso gli Stati Uniti. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori americani, l’uomo avrebbe partecipato a una frode sui titoli finanziari del valore di oltre 20 milioni di dollari, messa a segno nella città di New York insieme ad altri complici.

Le autorità italiane e statunitensi stanno ora lavorando in sinergia diplomatica per completare l’iter estradizionale.

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