TARANTO – Si è svolto al Centro Polivalente “Giovanni Paolo II” del quartiere Tamburi un incontro pubblico promosso da Rosa D’Amato e Gregorio Mariggiò di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS), dedicato al futuro occupazionale dei lavoratori ex Ilva e alle politiche di sviluppo sostenibile per Taranto. All’iniziativa hanno partecipato sindacati, lavoratori e cittadini, dando vita a un confronto aperto sulle misure da proporre a livello nazionale ed europeo per affrontare la crisi industriale del territorio.
Aprendo i lavori, Gregorio Mariggiò ha ringraziato i presenti e ricordato come il confronto tra le parti debba diventare una pratica costante. “È fondamentale tornare a discutere con spirito propositivo, come facciamo oggi, su un tema che noi ecologisti portiamo avanti da oltre dieci anni. Già nel 2012 e 2013 parlavamo di un ‘piano Taranto’ che mettesse al centro ambiente, salute e lavoro. Oggi – ha sottolineato – quella riflessione torna urgente, perché il territorio vive una crisi sociale e occupazionale profonda e ha bisogno di una nuova visione condivisa”.
Nel suo intervento, Rosa D’Amato ha rilanciato la proposta di una legge speciale per Taranto, capace di coniugare tutela della salute, riconversione industriale e garanzie occupazionali. “La nostra proposta – ha spiegato – prevede norme specifiche su lavoro usurante e amianto, misure di prepensionamento, incentivi all’esodo e una clausola per nuovi insediamenti produttivi. Serve un piano che accompagni i lavoratori in un cambiamento epocale, capace di costruire una politica industriale fatta su misura per questa città”.
Sul tavolo anche il tema della decarbonizzazione, considerato un obiettivo irrinunciabile ma non privo di rischi occupazionali. D’Amato ha evidenziato la necessità di utilizzare fondi europei come il JTF (Just Transition Fund) e il FEG (Fondo Europeo di Adeguamento alla Globalizzazione) per garantire ricollocazione e formazione professionale, in modo da mettere al centro prima la persona, poi il lavoratore.
Nel corso dell’incontro, i rappresentanti dei sindacati hanno espresso forte preoccupazione per le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori, denunciando una situazione che “non rispecchia più i principi fondamentali della Costituzione sul diritto al lavoro dignitoso e tutelato”.
In chiusura, i promotori di AVS hanno annunciato la volontà di proseguire il confronto nei prossimi giorni, coinvolgendo istituzioni, sindacati e cittadini per costruire una piattaforma comune di proposte. “Taranto – hanno ribadito – ha bisogno di una prospettiva concreta e condivisa, che restituisca dignità ai lavoratori e futuro al territorio.”