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Martina Franca

“Sedici milioni per nuove strutture, ma l’ospedale resta pieno di criticità”

Il segretario cittadino di Forza Italia Michele Marraffa denuncia la chiusura del reparto di Rianimazione e le gravi carenze del pronto soccorso. “Si spendono milioni senza sapere a cosa serviranno le nuove palazzine”

Il nuovo presidio in via Pitagora a Martina Franca

Il nuovo presidio in via Pitagora a Martina Franca

MARTINA FRANCA - “Invece di risolvere i problemi dell’ospedale si spendono 16 milioni di euro per nuove strutture di cui nessuno conosce la destinazione.” È la dura accusa lanciata da Michele Marraffa, segretario cittadino di Forza Italia, che torna a puntare il dito contro la gestione sanitaria martinese e il governo regionale guidato dal centrosinistra.

Marraffa, in una lunga nota, ricorda come da anni la questione dell’ospedale di Martina Franca sia al centro del dibattito politico e cittadino. “Da tempo, insieme alla civica IdeaLista, abbiamo condotto battaglie per denunciare la cattiva gestione del sistema sanitario regionale, che ha prodotto disservizi e un deficit in costante crescita. Dieci anni fa chiedevamo che l’ospedale martinese diventasse un punto di riferimento per alcuni reparti chiave, con l’attivazione della terapia intensiva e la riqualificazione di chirurgia, medicina e pronto soccorso. Nulla di tutto questo è accaduto.”

A preoccupare ora è la chiusura a tempo indeterminato del reparto di Rianimazione, composto da 8 posti letto, comunicata nei giorni scorsi dalla Direzione generale della Asl “per lavori urgenti e improcrastinabili”. Una decisione che, secondo Marraffa, ha generato forti disagi tra i pazienti e che arriva “mentre si inaugurano nuove opere in pompa magna, in piena campagna elettorale”.

Il segretario azzurro descrive una situazione critica anche al pronto soccorso, dove “la gestione è diventata insostenibile”. “Solo grazie alla professionalità e alla pazienza di medici, infermieri e operatori sanitari – osserva – si riesce ancora a garantire assistenza, nonostante la carenza di personale e le strutture ormai inadeguate.”

Marraffa denuncia in particolare le condizioni precarie degli spazi destinati ai pazienti, costretti a sostare per ore in ambienti ristretti e poco dignitosi, con un solo bagno a disposizione per uomini e donne. “Situazioni di disagio assoluto, soprattutto per gli anziani”, aggiunge.

Critiche anche per il reparto diagnostico, accessibile “solo attraverso ascensori sotterranei” e privo di un ingresso diretto dall’esterno. “Un paradosso – spiega – per chi dovrebbe garantire rapidità di accesso alle emergenze.”

Tra i problemi sollevati da Marraffa figura anche la burocrazia che grava sui medici, spesso costretti a gestire le pratiche amministrative tramite “un software gestionale obsoleto e inefficace”. “Non è accettabile che un medico, già sommerso dal lavoro clinico, debba trasformarsi anche in impiegato – denuncia –. Errori simili, altrove, hanno portato a conseguenze gravissime: in Emilia Romagna si contano 572 decessi per codici errati, come riportato dalla stampa.”

Sul futuro dell’ospedale di Martina Franca, Marraffa non nasconde la propria preoccupazione. “Mentre le criticità si aggravano, si spendono circa 16 milioni di euro per due nuove palazzine – una in via Pitagora e l’altra in via Madonna Piccola – di cui non si conosce ancora la destinazione. I lavori, peraltro, risultano fermi e hanno già provocato malcontento tra i residenti della zona.”

La verità – conclude Marraffa – è che si continua a spendere senza un progetto chiaro, senza trasparenza e senza un piano concreto di rilancio. L’ospedale di Martina Franca merita efficienza e dignità, non nuove cattedrali nel deserto.”

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