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Bitonto
18 Ottobre 2025 - 06:49
Il Convegno Nazionale a Bitonto sulla Sostenibilità in Olivicoltura Biologica
BITONTO - Si è chiusa a Bitonto la prima fase di Biolevo, il progetto promosso da Biol Italia e finanziato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, con decreto direttoriale del 19 ottobre 2023. Il bilancio dell’iniziativa è stato tracciato nel corso del Convegno nazionale sulla sostenibilità in olivicoltura biologica, svoltosi nello stabilimento Finoliva Global Service, che ha riunito produttori, studiosi e rappresentanti delle istituzioni per discutere il futuro di una filiera etica e sostenibile.
Il progetto, ideato per migliorare la qualità dell’olio biologico e ridurre l’impatto ambientale della coltivazione, ha visto la partecipazione di operatori da tutta Italia, impegnati nella diffusione di pratiche innovative e nella condivisione di esperienze. “In questi mesi – ha spiegato Gaetano Paparella di Biol Italia – abbiamo promosso attività di informazione e formazione, oltre a momenti di confronto diretto tra produttori. I nostri ‘tour dell’innovazione’ ci hanno portato in diverse regioni, per diffondere conoscenze sulla gestione della sostanza organica del suolo e sulle tecniche in grado di favorire l’assorbimento di anidride carbonica e migliorare la conservazione delle risorse idriche.”
Accanto ai momenti tecnici, BIOLEVO ha puntato anche sulla divulgazione: mostre, fiere e l’iniziativa “Biol Frantoi Aperti” hanno permesso di avvicinare i cittadini al lavoro quotidiano dei produttori biologici. Il prossimo passo, ha anticipato Paparella, sarà la nascita di un club nazionale di olivicoltori biologici uniti da principi comuni di sostenibilità ed eticità.
Tra i protagonisti del convegno anche il Bio Distretto delle Lame, rappresentato dal presidente Benedetto Fracchiolla, che ha illustrato l’esperienza di rete tra aziende agricole, strutture ricettive, enti culturali e amministrazioni locali impegnate nella promozione della qualità ambientale ed economica del territorio. Al progetto hanno già aderito i Comuni di Ruvo di Puglia, Terlizzi, Toritto e Bitonto, mentre Corato e Bisceglie hanno manifestato l’intenzione di entrare a far parte dell’iniziativa.
“La nostra amministrazione – ha dichiarato il sindaco di Bitonto Francesco Paolo Ricci – considera l’agricoltura e in particolare l’olivicoltura un pilastro del programma locale. L’obiettivo non è solo sostenere il settore produttivo, ma anche promuovere l’olio extravergine d’oliva di qualità come eccellenza e simbolo di salute.”
Cuore dell’incontro è stata la sessione scientifica “Le sfide della sostenibilità olivicola”, durante la quale il professor Riccardo Gucci dell’Università di Pisa ha presentato le ricerche sulle nuove varietà di ulivo resistenti alla Xylella, evidenziando la maggiore tolleranza della cultivar Favolosa rispetto al Leccino. Gucci ha però richiamato l’attenzione sulla necessità di tutelare anche l’olivicoltura tradizionale, “un patrimonio produttivo, culturale e paesaggistico che non deve essere abbandonato”.
Sulla transizione agroecologica si è soffermato il professor Luigi Roselli dell’Università di Bari, che ha illustrato i risultati di uno studio internazionale: “Il processo di transizione è più avanzato nelle regioni del Centro-Sud e nelle isole – ha spiegato – ma resta indietro al Nord. Le realtà più virtuose sono quelle che integrano allevamento o colture miste”. Roselli ha sottolineato l’importanza di rafforzare le sinergie tra imprese, sostenere la diversificazione produttiva e l’imprenditorialità femminile, e favorire piattaforme condivise di conoscenza per diffondere le pratiche agroecologiche.
Il Convegno Nazionale a Bitonto sulla Sostenibilità in Olivicoltura Biologica
Nel pomeriggio di ieri, la discussione si è spostata su una tavola rotonda nazionale che ha riunito le principali realtà del settore. Dal confronto è emersa la necessità di controlli più rigorosi sull’origine e sulla qualità dell’olio, insieme alla volontà di accrescere la competitività internazionale del comparto, creando linee di prodotto biologico e Dop capaci di raccontare, oltre al gusto, la storia e la cultura dell’olivicoltura italiana.
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