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L'incontro

Turismo a Taranto, presenze in aumento del 15,5%, ma si fa fatica a trattenere i visitatori

Federalberghi-Confcommercio riuniscono operatori e vertici regionali del settore turismo: “Taranto cresce ma restano criticità”

Federalberghi-Confcommercio riuniscono operatori e vertici regionali del settore turismo

Federalberghi-Confcommercio riuniscono operatori e vertici regionali del settore turismo

TARANTO - I numeri presentati al TTG di Rimini indicano una Puglia in crescita sul fronte dei flussi, frutto di politiche orientate a internazionalizzazione, destagionalizzazione e qualità dell’offerta. La progressione, pur significativa, non azzera le criticità strutturali che permangono in alcune province.

A Taranto le presenze crescono del 15,5% rispetto all’anno precedente, segnale che azioni promozionali e politiche di valorizzazione stanno producendo effetti. Resta però evidente lo scarto tra arrivi e pernottamenti: l’attrattività c’è, ma manca la capacità di trattenere i visitatori più giorni. Il nodo riguarda infrastrutture, collegamenti, politiche territoriali e marketing. Gli imprenditori locali stanno facendo la loro parte, ma chiedono supporto su reti di trasporto, promozione e formazione degli operatori.

Questi i temi al centro dell’incontro organizzato da Federalberghi Confcommercio Taranto, dedicato alla lettura dei dati della stagione turistica 2025 e alla presentazione della nuova legge regionale sulle DMO, con la partecipazione dei vertici regionali del settore turismo e di numerosi amministratori. Ha coordinato i lavori Marcello De Paola, presidente provinciale di Federalberghi; sono intervenuti il sindaco di Taranto Piero Bitetti, Leonardo Giangrande (presidente Confcommercio Taranto), Vito D’Ingeo (presidente Confcommercio Puglia), Cosimo Miola (presidente provinciale Federalberghi Extra), Francesco Caizzi (presidente Federalberghi Puglia), Giuseppe Chiarelli (direttore Confcommercio Puglia) e, per lo staff tecnico di Pugliapromozione, Ottavia Grassi e Flavia Leone.

Il sindaco Piero Bitetti ha definito il turismo un asset strategico per la riconversione economica del capoluogo ionico, annunciando investimenti mirati e la necessità di fare rete a livello provinciale, con un confronto serrato con Regione e Governo. Bitetti ha inoltre riferito di una manifestazione di interesse per attivare collegamenti aerei da e per Taranto.

Sul fronte delle imprese, Leonardo Giangrande ha richiamato il deficit infrastrutturale che penalizza il territorio, nonostante iniziative private e di categoria stiano favorendo il recupero di spazi urbani e la promozione di itinerari tematici.

Il presidente regionale di Federalberghi Francesco Caizzi ha ricordato che il turismo incide sul PIL pugliese ben oltre il 12%, ma non è ancora pienamente valorizzato. Per Taranto, ha osservato, servirebbe un grande attrattore turistico; tra le occasioni mancate è stato citato il dossier sulla “Garibaldi”.

Il direttore di Confcommercio Puglia Giuseppe Chiarelli ha invitato a leggere criticamente i dati, più che a stilare classifiche tra chi sale e chi scende, per orientare programmazione e politiche pubbliche.

I vertici regionali del settore turismo hanno posto l’accento sulla nuova legge sulle DMO (Destination Management Organization): uno strumento di governo della destinazione che mette in rete pubblico e privato per gestire i flussi, rafforzare l’offerta, migliorare informazioni e accoglienza e sviluppare prodotti turistici. L’obiettivo è destagionalizzare attraverso una pianificazione che consenta ai territori di superare le criticità senza impatti negativi su ambiente, servizi e habitat urbani ed extraurbani.

Dall’incontro è arrivato anche un appello alla provincia di Taranto perché mostri maggiore dinamismo nell’accesso alle opportunità: oggi il 70% delle risorse regionali è concentrato tra Bari e Lecce, un trend che, secondo gli operatori, va invertito con partecipazione ai bandi e progetti in grado di incidere davvero sulla competitività del territorio.

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