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Bari

"Sicurezza dei locali dell’Ufficio Scolastico Provinciale. Servono verifiche urgenti”

La Cisl Fp denuncia la mancanza di risposte sulla stabilità dell’edificio di via Re David, dove saranno trasferite 34 classi del “Marconi–Margherita Hack”. Inviata una nota al Ministero e alla Prefettura: “Senza interventi, pronti alla mobilitazione”

Un'aula scolastica

Un'aula scolastica

BARI - Cresce la preoccupazione della Cisl Fp Bari per la decisione di trasferire 34 classi dell’Istituto “Marconi–Margherita Hack” nei locali di via Re David, già sede dell’Ufficio Scolastico Provinciale. Il segretario territoriale Tommaso Genchi parla di “promesse non mantenute” e accusa le istituzioni di non aver dato seguito agli impegni presi in tema di sicurezza degli ambienti di lavoro.

Secondo il sindacato, nonostante la questione sia stata più volte segnalata, nessuna rassicurazione formale è giunta ai lavoratori. La Segreteria Cisl Fp denuncia che i vertici della Città Metropolitana di Bari, pur avendo garantito verifiche e documenti ufficiali sulla staticità dell’edificio, sull’aggiornamento del piano di evacuazione e sulla presenza delle certificazioni antincendio, non hanno ancora fornito risposte concrete.

Siamo davanti all’ennesimo caso di impegni disattesi – afferma Genchi –. Manca ogni certezza sulla sicurezza dei locali che dovranno ospitare studenti e personale. A pochi giorni dal trasferimento, non esiste alcuna comunicazione ufficiale che attesti la regolarità delle condizioni strutturali e di sicurezza”.

La Cisl Fp Bari ha inviato una nota formale al Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, al Prefetto di Bari e ai vertici regionali del Ministero, chiedendo interventi immediati per garantire che l’edificio sia pienamente conforme alle norme di sicurezza. L’obiettivo è evitare che la mancanza di controlli e certificazioni si traduca in rischi concreti per lavoratori e studenti.

La sicurezza viene prima di tutto – ribadisce il segretario Genchi –. Non possiamo accettare che personale e ragazzi siano collocati in spazi di cui non conosciamo la piena idoneità. Se non arriveranno risposte rapide e verifiche certe, la mobilitazione sarà inevitabile”.

Il sindacato conferma quindi la propria vicinanza al personale dell’Ufficio Scolastico Provinciale e rinnova l’appello alle istituzioni: “Serve responsabilità e trasparenza. Non si può giocare con la sicurezza di chi lavora e di chi studia”.

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