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Taranto

“No a parcheggi in Città Vecchia sventrando gli edifici, proposta anacronistica. Serve tutelare il patrimonio storico”

Il segretario provinciale socialista Paolo Castronovi critica l’ipotesi avanzata in Consiglio comunale di trasformare aree della Città Vecchia in parcheggi. “L’isola ha già un piano di tutela e restauro, non si può tornare indietro di 50 anni”

Paolo Castronovi

Paolo Castronovi

TARANTO - Il segretario provinciale del Partito Socialista Italiano, Paolo Castronovi, interviene nel dibattito aperto in Consiglio comunale sull’ipotesi di creare nuove aree di parcheggio in Città Vecchia e nel Borgo attraverso la demolizione di vecchi edifici. Una proposta, rilanciata nei giorni scorsi dall’assessore all’Urbanistica Giovanni Patronelli, che il Psi giudica “anacronistica e contraria alla storia urbanistica della città”.

Castronovi ricorda che la questione non è nuova e che già nel 1969 la stampa locale riportava la denuncia di cittadini e operatori culturali contro il rischio di “demolizioni sistematiche” lungo la ringhiera della Città Vecchia. “Da allora sono passati 56 anni – sottolinea – ma sembra che qualcuno voglia cancellare quanto la città ha costruito in termini di tutela e di visione”.

Il segretario socialista richiama infatti i principali strumenti urbanistici che hanno segnato la storia recente del centro antico, a partire dal Piano di risanamento e restauro conservativo dell’architetto Blandino, approvato nel 1971, che per primo riconobbe nella Città Vecchia “un’opera collettiva di civiltà da preservare e restaurare nel suo insieme”. A questo si aggiunge il più recente Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PINQUA), approvato nel 2021, che ha ribadito il valore storico e architettonico dell’isola, prevedendo interventi di conservazione integrata.

“Riconosciamo la necessità di migliorare la viabilità e di rispondere alla domanda di parcheggi pubblici e privati – afferma Castronovi – ma questa esigenza non può tradursi nella cancellazione di un patrimonio urbanistico unico. Pensare oggi di demolire intere zone, anche solo conservando le facciate, significa ignorare decenni di pianificazione basata sulla tutela e sul recupero”.

Il segretario socialista si rivolge infine al sindaco di Taranto, chiedendo di “intervenire con decisione per tutelare l’integrità della Città Vecchia”, in linea con la missione di preservazione e restauro già definita dai piani approvati. “Cinquant’anni fa – ricorda Castronovi – il sindaco dell’epoca accolse le richieste dei cittadini contrari agli sventramenti. Siamo certi che anche oggi il primo cittadino saprà difendere la storia e l’identità del nostro centro antico, individuando soluzioni moderne e coerenti per la questione dei parcheggi”.

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