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Taranto

Fiume Tara, il Consiglio comunale dice sì alla mozione: la Rete chiede ora azioni concrete

Approvato all’unanimità l’impegno per valutare un possibile ricorso al Tar contro il Paur. La Rete Difesa Fiume Tara sollecita il Comune a passare dalle parole ai fatti per tutelare ambiente e salute pubblica

Gli striscioni della Rete Difesa Fiume Tara

Gli striscioni della Rete Difesa Fiume Tara

TARANTO - Dopo mesi di mobilitazione civica, il Consiglio comunale di Taranto ha approvato all’unanimità la mozione sul fiume Tara, aprendo una nuova fase nella vicenda legata al progetto del dissalatore. La decisione, maturata al termine di una lunga seduta, impegna il Sindaco e la Giunta a “valutare realmente l’opportunità di ricorso al Tar avverso al Paur”, ossia il Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale che ha dato il via libera al progetto.

Un passaggio definito “fondamentale” dalla Rete Difesa Fiume Tara, che accoglie con soddisfazione l’esito del voto ma richiama l’Amministrazione comunale alla responsabilità di agire con tempestività e rigore. L’obiettivo, sottolineano gli attivisti, è garantire una valutazione giuridica solida e ben documentata prima di qualsiasi decisione definitiva.

Nei giorni precedenti al Consiglio, la Rete aveva già consegnato all’assessora all’Ambiente Fulvia Gravame un dossier tecnico redatto da professionisti e tecnici interni al gruppo, con analisi approfondite e aggiornate sulla compatibilità ambientale dell’impianto. Il documento è stato messo a disposizione dell’Avvocatura comunale per supportare la valutazione del possibile ricorso.

Siamo pronti a collaborare e a fornire tutto il materiale necessario – afferma la Rete – ma serve un’azione concreta e ben strutturata. Un’iniziativa debole o frettolosa rischierebbe di compromettere mesi di lavoro e l’impegno dei cittadini che hanno difeso questo territorio”.

Per il coordinamento ambientalista, l’approvazione della mozione rappresenta un impegno pubblico preciso, ma non ancora sufficiente: ora il Comune deve trasformare le intenzioni in atti amministrativi concreti, nell’interesse della tutela ambientale, della salute dei cittadini e del futuro del territorio tarantino.

Vogliamo un Tara libero da ogni minaccia – conclude la nota – un bene comune da proteggere con responsabilità e coraggio”.

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