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Francavilla Fontana

Tentato omicidio in un’azienda agricola: quattro arresti dopo mesi di indagini

Tre uomini e una donna sono accusati di furto, tentato omicidio e detenzione di armi. Il bracciante che li aveva sorpresi fu ferito a colpi di pistola. Sequestrate armi, droga e strumenti per lo scasso

Posto di blocco dei carabinieri

Posto di blocco dei carabinieri - archivio

FRANCAVILLA FONTANA - Un furto finito nel sangue e una lunga indagine che ha portato all’arresto di quattro persone, tre uomini e una donna, di età compresa tra 19 e 52 anni, tutte note alle forze dell’ordine. È questo l’esito dell’operazione condotta dai Carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana, che questa mattina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Brindisi su richiesta della Procura messapica.

L’inchiesta, avviata nel giugno 2025, ha ricostruito con precisione la dinamica di un tentato omicidio avvenuto in un’azienda agricola locale. Tutto ebbe inizio il 13 giugno, quando due degli indagati si introdussero in un fondo agricolo per rubare. Sorprendendoli sul fatto, un bracciante e alcuni colleghi cercarono di bloccarli, ma i malviventi riuscirono a fuggire dopo averli minacciati di non contattare i Carabinieri.

Poco dopo, una donna indagata tornò sul posto a bordo di un’auto insieme ad altri due complici. Uno di loro, armato di pistola, esplose un colpo contro il bracciante in fuga, colpendolo alla coscia destra. L’uomo fu ricoverato con una prognosi di 30 giorni. Secondo quanto emerso dalle indagini, il gesto fu una ritorsione contro chi aveva cercato di impedire il furto e avvertito le forze dell’ordine.

L’attività investigativa, coordinata dalla Procura di Brindisi, ha permesso di individuare ruoli e responsabilità di ciascun indagato e di rinvenire, nel corso delle perquisizioni di oggi, un vero e proprio arsenale: tre pistole, di cui due con matricola abrasa e una non censita, 37 cartucce, componenti per un’altra arma, strumenti per la decodifica di centraline d’auto, un Jammer capace di interferire con dispositivi di intercettazione, oltre a cocaina e sostanze da taglio.

Uno degli arrestati è stato fermato anche in flagranza di reato per detenzione di armi e droga. Tutto il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro.

Gli investigatori hanno accertato che l’azione criminale era stata accuratamente pianificata, e che il gruppo agiva con ruoli ben definiti, a dimostrazione di un livello di organizzazione non occasionale.

Le indagini, coordinate dal Nucleo Operativo e Radiomobile e condotte con il supporto delle unità cinofile di Modugno e dello Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia, hanno portato all’emissione di cinque misure cautelari, tra cui una nei confronti di un uomo già detenuto per altra causa.

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