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Il lutto

Addio a Gianmichele Mattiuzzo, vola via tra le note

Amico di una vita e voce gentile della musica e dell’anima. Il ricordo struggente di chi ne ha condiviso amicizia, ironia e passione. Un saluto che diventa promessa di memoria e affetto eterno

Gianmichele Mattiuzzo

Gianmichele Mattiuzzo

TARANTO - Devo ammetterlo: questa volta mi mancano le parole perché la mente si perde nei ricordi costanti, lontani e vicini, di una vita che abbiamo condiviso.

La semplicità spesso ingenua e la forza dell'ironia, ancor prima verso se stesso, lo ha accompagnato nel nostro indissolubile legame.

Ricordi che resteranno indelebili per sempre, perché quando ritornano nella mente nutrono lo stesso piacere di quando li hai vissuti. Resistono al tempo, alla distanza, al silenzio di una assenza.

Abbiamo con Gianni passato la prima metà della nostra vita a conoscere e coltivare l’amicizia vera e la seconda metà a sentirne il valore. Perché alla nostra età spesso si muore per solitudine e in solitudine si oltrepassa...

Con Dora e Gianni abbiamo diviso gioie e dolori di una vita con la consapevolezza che ciascuno di noi conosceva tutto degli altri, e chi viene a mancare, continua ad essere presente nelle storie che abbiamo costruito insieme.

Il ricordo di chi non c’è più, spesso, non arriverebbe oltre il suono della campana che una sera rintocca per lui. Ogni tanto, rintoccherà un ricordo nel cuore di chi hai incontrato e lo riviviamo proprio in quel momento. Così si continua a vivere oltre la vita, nei ricordi di chi ci ha amato, che tornerà, più forte, sempre indietro.

Per Gianni la musica era tutto. Seguire la sua innata vocazione gli è costato sacrifici e privazioni, quando si aprirono per lui, è stato un eccellente professionista, prospettive di notorietà e di meritato successo. A malincuore dovette scegliere, la fabbrica, il posto sicuro. Non perché non sapesse cogliere il rischio dell'incerto, ma perché condizionato dal comune sentire che volle dissuaderlo. Tuttavia continuò a coltivare il suo talento, la sua passione, insieme al suo impegno sociale in fabbrica con l’associazione storica dei donatori di sangue legati all’ILVA e la FIDAS.

Oggi quelle piccole mani straordinarie sulla tastiera, la sua voce intonata, melodiosa e inconfondibile, la sua ironia stagliata nei testi di intima confessione, si sono fermati per sempre.
Non per me e per chi lo ha apprezzato e conosciuto.

Ora vola amico caro, torna ad essere protagonista della tua profonda leggerezza. Ma restami accanto, ne ho bisogno, perché ti ho voluto e ti voglio bene, da sempre e per sempre...

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