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Taranto

“Condizioni di lavoro difficili nella postazione 118 TA Nord, servono interventi urgenti”

Il sindacato Usb Sanità chiede un piano immediato di manutenzione e sanificazione. “I lavoratori meritano ambienti sicuri e dignitosi, il servizio di emergenza non può essere compromesso”

Ambulanze del 118 - archivio

Ambulanze del 118 - archivio

TARANTO - La Usb Sanità Taranto ha espresso forte preoccupazione per le condizioni in cui opererebbe il personale della postazione SET 118 TA Nord, situata all’interno della Cittadella della Carità e in via Ancona. A denunciarlo è Maria De Giorgio, dirigente sindacale Usb, che parla di una situazione “non più sostenibile” e di criticità igienico-strutturali che, secondo il sindacato, richiederebbero un intervento immediato.

Da tempo, i lavoratori segnalerebbero ambienti inadeguati, problemi di pulizia e sanificazione, servizi igienici malfunzionanti e carenze strutturali che renderebbero difficile garantire la piena operatività del servizio di emergenza. Usb evidenzia anche la mancanza di spazi idonei per la permanenza del personale durante i turni, una condizione che – si legge nella nota – inciderebbe sulla qualità del lavoro e sul benessere degli operatori.

“Non si tratta solo di una questione di decoro – afferma De Giorgio – ma di sicurezza e salute. Il servizio 118 deve poter operare in condizioni che garantiscano efficienza, tempestività e tutela per il personale e per i cittadini”.

La sigla sindacale ha quindi chiesto alla direzione sanitaria la predisposizione di un piano straordinario di interventi, comprendente sanificazione approfondita, messa in sicurezza degli impianti, adeguamento degli ambienti di lavoro agli standard minimi previsti e un cronoprogramma di attuazione con tempi certi.

Usb avverte che, in mancanza di risposte concrete, valuterà la possibilità di ricorrere agli strumenti previsti dalla legge, incluse segnalazioni agli organi competenti e iniziative di mobilitazione del personale.

I lavoratori del 118 svolgono un servizio essenziale per la collettività – conclude De Giorgio – e meritano di farlo in condizioni di sicurezza e rispetto. È necessario che le istituzioni e la direzione intervengano al più presto per garantire ambienti adeguati e la piena efficienza del servizio di emergenza”.

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