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Lecce

Incendio a San Cataldo, fiamme nella macchia mediterranea: intervento di due canadair

Roghi alimentati dal vento nella zona costiera di Lecce. In azione anche squadre a terra per contenere il fronte del fuoco. Nessun rischio per abitazioni e residenti

Due giorni di fuoco nel Salento: devastati 40 ettari di macchia mediterranea

Un canadair dei vigili del fuoco - archivio

LECCE - Un vasto incendio boschivo è divampato dalla tarda mattinata nella zona di San Cataldo, località costiera a pochi chilometri dal capoluogo salentino. Le fiamme, spinte da un vento sostenuto, stanno interessando una ampia area di macchia mediterranea e hanno reso necessario l’intervento immediato della Protezione civile regionale e dei Vigili del Fuoco.

L’operazione di spegnimento, definita complessa e ancora in corso, è coordinata dalla Sala Operativa Integrata regionale, che ha disposto l’invio di una squadra di volontari, di un mezzo AIB Unimog con capacità di 3.000 litri d’acqua e di una squadra dell’Arif (Agenzia regionale attività irrigue e forestali). Sul posto operano anche le squadre dei Vigili del Fuoco di Lecce, mentre una pattuglia dei Carabinieri Forestali presidia l’area per monitorare la situazione e prevenire nuovi focolai.

Le squadre a terra, dirette dal DOS (Direttore delle operazioni di spegnimento) dei Vigili del Fuoco, agiscono in stretto raccordo con la Sala Operativa regionale, che coordina i movimenti e le strategie di contenimento. La Prefettura di Lecce è stata immediatamente informata dell’evolversi dell’emergenza.

Secondo le prime informazioni, l’incendio si è propagato in un’area vicina a complessi turistici e residenziali, ma non si registrano al momento rischi per la popolazione, grazie al lavoro congiunto delle squadre impegnate nelle operazioni di controllo.

A supporto dei mezzi a terra sono intervenuti anche due Canadair del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, attivati su indicazione del DOS. I velivoli stanno effettuando ripetuti lanci d’acqua per contenere il fronte del fuoco e consentire le successive operazioni di bonifica.

La Protezione civile regionale ha assicurato che continuerà a monitorare costantemente la situazione, mantenendo il massimo coordinamento tra tutte le forze impegnate sul campo fino al completo spegnimento delle fiamme.

Le cause dell’incendio sono ancora da accertare, ma il vento e la siccità delle ultime settimane stanno rendendo particolarmente difficile il lavoro dei soccorritori, impegnati a proteggere una delle aree naturali più delicate del litorale leccese.

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