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Taranto

Un nuovo mercato ittico, Confartigianato propone il simbolo della rinascita del mare

La visione dell’associazione: un luogo dove si intrecciano vendita, artigianato e degustazione per trasformare il pescato locale in cultura, economia e identità tarantina

Stop alla pesca in Adriatico

Il pesce

TARANTO - Trasformare il nuovo mercato del pesce in un vero e proprio laboratorio della cultura del mare, capace di unire tradizione e innovazione. È questa la proposta avanzata da Confartigianato Imprese Taranto, che immagina uno spazio multifunzionale dove il pescato locale possa essere non solo venduto, ma anche cucinato, degustato e valorizzato come patrimonio economico e culturale della città.

“Ovunque l’amministrazione comunale decida di collocarlo, il nuovo mercato del pesce deve diventare il cuore pulsante della Taranto marinara – afferma Lucia Locantore, coordinatrice del settore alimentare di Confartigianato –. Non basta vendere il pesce, bisogna raccontarlo, cucinarlo e trasformarlo in un segno d’identità. Taranto può e deve ambire a diventare la capitale pugliese della cultura del mare”.

L’associazione richiama le esperienze virtuose di città come Catania, Trieste, Chioggia e Ancona, dove i mercati ittici si sono evoluti in luoghi di incontro tra pescatori, artigiani e cuochi, capaci di attrarre visitatori e sostenere l’economia locale. Da qui l’idea di un modello tarantino che unisca la vendita diretta del pescato con laboratori artigianali e gastronomici, spazi dedicati alla trasformazione e alla degustazione, oltre ad attività di promozione turistica, educativa e ambientale.

“Abbiamo fiducia nel Sindaco Piero Bitetti e negli assessori comunali – prosegue Locantore – che stanno dimostrando grande attenzione verso la valorizzazione del territorio. La nostra proposta può rappresentare un tassello importante non solo per il nuovo mercato ittico, ma anche per la riqualificazione dei mercati rionali, come quelli di Fadini e Piazza Sicilia. Taranto deve riscoprire la forza delle sue radici: la pesca, la cucina, la manualità dei suoi artigiani”.

Confartigianato ribadisce la disponibilità a collaborare con l’amministrazione e con le categorie del settore per costruire un progetto condiviso e sostenibile. L’obiettivo è creare un mercato moderno e identitario, capace di generare sviluppo e occupazione, ma anche di raccontare l’anima profonda della “città dei due mari”.

“Solo integrando economia, artigianato e cultura – conclude Locantore – potremo restituire al mare tarantino il ruolo che merita: quello di motore della rinascita e orgoglio di una comunità che guarda al futuro senza rinnegare le proprie origini.”

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