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Brindisi

Scoperti 16 lavoratori irregolari: la Guardia di Finanza sanziona 11 datori di lavoro

Controlli serrati contro il “sommerso da lavoro” condotti dalle Fiamme Gialle di Fasano: accertati 13 casi di lavoro nero e 3 irregolari. Quattro aziende sospese dopo la segnalazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro

I controlli della Guardia di Finanza di Brindisi

I controlli della Guardia di Finanza di Brindisi

BRINDISI - Prosegue senza sosta l’attività della Guardia di Finanza di Brindisi nel contrasto al “sommerso da lavoro”, il fenomeno che comprende sia il lavoro nero – cioè non dichiarato – sia le forme di lavoro irregolare, in cui il rapporto appare formalmente regolare ma nasconde condizioni contrattuali e salariali diverse da quelle previste.

A partire da gennaio 2025, le Fiamme Gialle della Compagnia di Fasano hanno intensificato i controlli nei confronti di numerose imprese del territorio, individuando 16 lavoratori non in regola, di cui 13 completamente in nero e 3 irregolari.

I finanzieri, dopo una meticolosa attività di intelligence e analisi del rischio, hanno concentrato l’attenzione su aziende ritenute a rischio, effettuando successivamente ispezioni mirate. Durante gli accessi, i militari hanno identificato i dipendenti presenti nei luoghi di lavoro e li hanno sottoposti a colloqui individuali per verificare la reale natura dei rapporti occupazionali.

All’esito dei controlli sono state irrogate le sanzioni previste per la violazione della normativa vigente in materia di tutela del lavoro e sicurezza dei lavoratori. Complessivamente sono stati verbalizzati 11 datori di lavoro, ritenuti responsabili dell’impiego di manodopera in nero o con contratti irregolari.

Tra questi, 4 imprenditori hanno subito la sospensione dell’attività a seguito della segnalazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro, in applicazione delle disposizioni che prevedono la chiusura temporanea per le aziende che utilizzano personale privo di regolare assunzione.

Secondo la Guardia di Finanza, il fenomeno del lavoro sommerso e dell’evasione contributiva e fiscale rappresenta una minaccia concreta per l’economia sana, in quanto distorce la concorrenza, penalizza le imprese oneste e mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato.

Le Fiamme Gialle sottolineano che ogni intervento in questo ambito non ha solo una finalità repressiva, ma mira anche a ripristinare condizioni di equità nel mercato del lavoro e a tutelare i diritti dei lavoratori, spesso costretti ad accettare impieghi precari o non regolarizzati.

Le attività ispettive proseguiranno nei prossimi mesi su tutto il territorio provinciale, con l’obiettivo di contrastare le forme di illegalità economica più diffuse e garantire maggiore trasparenza e correttezza nei rapporti di lavoro.

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