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Barletta
07 Ottobre 2025 - 09:31
Parti di auto rubate smontate
BARLETTA - Una lunga indagine della Guardia di Finanza di Barletta ha permesso di smantellare un’organizzazione specializzata nella ricettazione e nel traffico di pezzi di ricambio provenienti da auto rubate. Due pluripregiudicati di Cerignola sono stati raggiunti da una misura cautelare personale emessa dal Tribunale di Trani, che ha accolto integralmente la richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Trani.
L’ordinanza rappresenta l’epilogo di un’articolata attività di polizia giudiziaria condotta dai militari del Gruppo di Barletta, che hanno messo in campo un’indagine di alta specializzazione investigativa. Gli accertamenti hanno condotto al sequestro di un capannone industriale situato nell’area di Barletta, trasformato in vero e proprio deposito della banda. Al suo interno le Fiamme Gialle hanno rinvenuto auto di lusso rubate, componenti smontati e ricambi catalogati e pronti per la rivendita, per un valore complessivo stimato in circa 500 mila euro.
L’operazione si inserisce in un più ampio dispositivo di contrasto ai furti d’auto, fenomeno particolarmente diffuso e radicato nel territorio di Barletta e Andria. Nel corso dei controlli sono stati inoltre arrestati in flagranza 5 soggetti, tutti residenti nei due comuni, sorpresi mentre tentavano di portare via diverse autovetture.
Dall’analisi dei dispositivi elettronici sequestrati durante le perquisizioni, gli investigatori sono riusciti a ricostruire la composizione e le modalità operative del gruppo criminale, che agiva con un’organizzazione meticolosa. Le auto rubate venivano immediatamente trasferite nel capannone di Barletta, dove venivano smontate pezzo per pezzo e successivamente rivendute attraverso canali illegali, compresi portali di e-commerce utilizzati come copertura.
Il gruppo agiva senza alcuna cautela, compiendo furti a qualsiasi ora del giorno, anche in piena luce e davanti ai passanti, sfruttando la rapidità delle operazioni e l’uso di sofisticate apparecchiature elettroniche. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati congegni di interferenza e decodifica dei segnali, strumenti in grado di neutralizzare i sistemi di sicurezza delle autovetture. Alcuni di questi dispositivi risultano comunemente utilizzati in ambito militare, a conferma del livello tecnologico e della pericolosità della banda.
Le Fiamme Gialle hanno inoltre rinvenuto ingenti somme di denaro contante, la cui provenienza gli indagati non sono stati in grado di giustificare. Tutti gli elementi raccolti hanno consentito alla Procura di delineare un quadro chiaro e coerente delle responsabilità, portando all’adozione delle misure cautelari nei confronti dei due cerignolani ritenuti promotori dell’attività di ricettazione.
L’operazione, frutto della costante collaborazione tra Guardia di Finanza e Procura della Repubblica di Trani, conferma l’impegno delle forze dell’ordine nel controllo del territorio e nel contrasto ai reati predatori che minano la sicurezza dei cittadini. Un’azione coordinata, sottolinea la Procura, che mira a colpire non solo i singoli episodi di furto, ma anche le filieri criminali che alimentano il mercato illecito dei ricambi, un fenomeno ad alto impatto sociale e criminale sul territorio della provincia di Barletta-Andria-Trani.
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