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Taranto
07 Ottobre 2025 - 06:31
Pierpaolo Carabotta
TARANTO - A cento giorni dall’avvio del nuovo mandato amministrativo, il bilancio tracciato da Casartigiani Taranto è tutt’altro che positivo. Secondo l’associazione di categoria, nessun passo avanti concreto è stato compiuto sul fronte della raccolta differenziata per le attività produttive, che continua a procedere a rilento e senza una pianificazione organica.
Il servizio, spiegano gli artigiani, è partito soltanto in alcune zone della città, come Lama e Talsano, mentre in molti altri quartieri i cassonetti restano stracolmi di rifiuti di ogni genere. Una situazione che alimenta disagi e malumori tra gli imprenditori, costretti a fare i conti con difficoltà pratiche e assenza di indicazioni chiare su come smaltire correttamente i diversi materiali.
A complicare ulteriormente il quadro vi è il fenomeno, sempre più diffuso, dei cittadini che utilizzano impropriamente i cassonetti riservati alle attività commerciali, riempiendoli con scarti domestici e rendendo inefficace il servizio.
Casartigiani Taranto torna così a puntare il dito contro una gestione definita “confusa e disordinata”. L’associazione aveva già denunciato la situazione oltre un anno fa, ma da allora nulla sembra essere cambiato. “Non chiediamo molto – afferma Pierpaolo Carabotta, rappresentante dei giovani imprenditori –. Così come noi rispettiamo le regole, pretendiamo che anche l’azienda si faccia carico delle proprie responsabilità, riorganizzandosi in modo più strutturato e garantendo un servizio uniforme su tutto il territorio comunale. Non è accettabile che in alcuni quartieri la raccolta differenziata funzioni e in altri regni la confusione”.
Una posizione condivisa anche dal settore alimentare, che chiede tempi certi e soluzioni pratiche. “Non servono altri rinvii – dichiara Vincenzo Cosa, rappresentante della categoria Food –. È necessario che Kyma Ambiente e l’amministrazione comunale si assumano impegni chiari, per garantire alle imprese pari opportunità di accesso al servizio ed evitare disparità che finiscono per penalizzare chi ogni giorno lavora e produce”.
Casartigiani Taranto ribadisce la propria disponibilità al dialogo, ma mette in guardia sul rischio che l’attuale confronto con il Comune si riduca a un tavolo sterile, privo di effetti reali per il tessuto economico locale. L’associazione sollecita quindi un cambio di passo immediato, affinché la raccolta differenziata diventi finalmente un servizio efficiente, equo e realmente esteso a tutta la città.
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