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Bari

Fotovoltaico a terra e consumo di suolo: sempre meno spazio per l'agricoltura

Secondo i dati Ispra presentati in occasione della Giornata mondiale della Geodiversità, la regione ha perso oltre 6.000 ettari di terreni agricoli a favore degli impianti solari. Coldiretti denuncia: “Colpiti giovani e imprese rurali, servono nuove regole”

Fotovoltaico, dissequestrati gli impianti

Fotovoltaico

BARI - I cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità sono strettamente connessi alle trasformazioni della superficie terrestre, all’uso del suolo e alla gestione delle risorse naturali. Un dato preoccupante arriva dalla Puglia, dove i pannelli fotovoltaici a terra hanno già occupato 6.130 ettari, il livello più alto in Italia, pari al 34% dell’intera capacità nazionale, sottraendo spazi produttivi all’agricoltura e riducendo le opportunità di lavoro, soprattutto per i giovani. È l’allarme lanciato dalla Coldiretti Puglia sulla base dei dati Ispra in occasione della Giornata mondiale della Geodiversità istituita dall’Unesco, celebrata il 6 ottobre.

Nella regione risultano consumati complessivamente 160.000 ettari: 28.149 a Foggia, 37.275 a Bari, 39.739 a Lecce, 11.105 nella Bat, 19.989 a Brindisi e 23.747 a Taranto. Un quadro, sottolinea Coldiretti, aggravato dalla scomparsa in 50 anni di quasi 1 terreno agricolo su 3 (-30%), per effetto dell’abbandono e della cementificazione che rende le superfici impermeabili. L’associazione evidenzia la necessità di difendere il patrimonio agricolo e la terra fertile con un riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo svolto da chi lavora nelle campagne.

Il problema è reso più grave dai cambiamenti climatici, che ogni anno riducono la produzione con siccità, grandinate, gelate, tornado e nubifragi, aumentando il rischio di dissesto idrogeologico. In Puglia questo rischio riguarda 230 comuni su 257 e coinvolge 11.692 imprese agricole. Il pericolo, con differente grado di pericolosità idraulica e geomorfologica, tocca il 100% dei comuni della Bat, il 95% dei territori di Brindisi e Foggia, il 90% dei comuni della provincia di Bari e l’81% dei comuni leccesi. Sono 8.098 i cittadini esposti a frane e 119.034 quelli a rischio alluvioni.

Per Coldiretti, il consumo di suolo agricolo a causa del fotovoltaico a terra minaccia il futuro delle nuove generazioni di agricoltori. La multifunzionalità energetica va sviluppata come attività integrata alla coltivazione e all’allevamento, fino a un massimo del 5% della superficie aziendale, da realizzare direttamente dagli agricoltori e in aree marginali.

L’organizzazione chiede di accelerare l’approvazione della legge sul consumo di suolo, attesa da anni, per dotare l’Italia di uno strumento avanzato nella protezione del territorio. Sono inoltre necessari interventi di manutenzione, recupero e riciclaggio delle acque e la creazione di bacini per l’acqua piovana, così da raccoglierla quando è abbondante e utilizzarla nei periodi di scarsità, gestendo gli effetti del clima e rafforzando la capacità produttiva del settore agricolo.

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