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Roma
03 Ottobre 2025 - 09:03
Alla Camera la presentazione del libro di Alessia Potecchi
ROMA - Il primo ottobre, nella Sala Stampa della Camera dei deputati a Roma, si è tenuta la presentazione del libro di Alessia Potecchi del dipartimento Economie e Finanze del Pd dal titolo “Protagonisti delle sfide che ci attendono nell’era dell’intelligenza artificiale” alla presenza dell’on. le Matteo Mauri.
L’evento si è aperto con l’introduzione dell’autrice che ha messo in evidenza il fatto che l'Italia dovrà affrontare diverse sfide in campo economico e finanziario da ora in avanti. Il nostro Paese ha sofferto
di una crescita economica molto lenta rispetto alla media dell'UE negli ultimi tre decenni. Promuovere investimenti, innovazione e produttività sarà cruciale per accelerare la crescita. Nonostante un leggero miglioramento, rimane elevata la disoccupazione, soprattutto giovanile. Creare opportunità di lavoro di qualità è essenziale per stimolare l'economia e ridurre la fuga di giovani talenti. Tutti concordano sulla estrema necessità di investire in infrastrutture sia per stimolare la crescita economica e sia per migliorare la competitività del Paese, anche alla luce della politica dei dazi imposti da Trump. Questi investimenti includono dovranno riguardare sia le infrastrutture tradizionali (strade, ferrovie, ponti ecc.) sia quelle infrastrutture digitali senza le quali si è fuori dal mondo.
Il secondo intervento è stato fatto dall’ex segretario confederale della Uil e, soprattutto, esperto di Fondi Pensioni dove ha ricoperto numerosi incarichi, fra cui quello di Commissario nella Commissione di vigilanza dei fondi pensione COVIP: Fabio Ortolani. Nel suo intervento Ortolani ha evidenziato le molte e varie criticità del sistema pensionistico italiano dove da un lato l’Inps e dall’altro i Fondi pensione hanno bisogno di una politica fortemente riformatrice per gli aspetti che riguardano sia i tassi di sostituzione che l’indice di dipendenza degli anziani. Ha evidenziato, con forza, i limiti dei conti dell’INPS e, dall’altro, la poca crescita dei Fondi in termini di adesione nelle giovani generazioni.
È stato poi il turno, poi, di Raffaele Romano, giornalista e storico, che dichiarandosi d’accordo con gli interventi della Potecchi e di Ortolani ha lanciato un grido d’allarme sull’altra sponda del sistema Italia prossimo ormai al tracollo: la spesa pubblica arrivata a superare di molto i 1.000 miliardi annui. Romano ha dimostrato che la spesa pubblica è allo sbando in quanto l’Italia non ha un sistema di controllo. Ha spiegato che in Italia si effettua, raramente, solo il controllo ex post a compimento del processo per verificare se gli obiettivi posti all’inizio dell’attività sono mancati, invece, il controllo ex ante, quello iniziale, e quello in itinere, durante non si effettuano quasi mai. Ha elencato, inoltre, le zavorre che ci frenano in confronto con il mondo: in primis abbiamo più di 250.000 leggi in confronto alle 5.500 della Germania, alle sole 3.000 in Gran Bretagna e alle 7.000 di Francia.
Ha poi proseguito fra le strutture divenute “storture” che ci bloccano come la Giustizia, i TAR, i contratti Pirata, le Soprintendenze, gli oltre 4.000 Comitati contro qualcosa, la legge Bassanini, le infinite corporazioni che vanno dagli stabilimenti balneari ai notai passando per i tassisti ecc. ecc. le oltre 8.200 società a partecipazione pubblica che una legge, non applicata, doveva ridurre ad un terzo. Il Fisco che perseguita i piccoli e si accorda con i grandi. Ha concluso elencano l’irrilevanza nei vari settori delle nostre aziende nel mondo: dove siamo agli ultimi posti nel campo industriale, informatico, chimico, bancario, agricoltura, ittica, allevamento, commercio, turismo alberghiero e la logistica dove oscilliamo fra il 30esimo ed il centesimo posto.
Ha concluso l’evento Antonio De Chiara Fondatore e CEO di Euroeconomie, sito di notizie che pubblica articoli e analisi su tematiche economiche e politiche oltre che Consulente Eurispes ha sottolineato che l’autrice ha disegnato il quadro entro il quale la crescita economica, la protezione dei più deboli, la transizione ecologica e lo slancio produttivo possono creare le basi per assicurare uno sviluppo economico orientato alla distribuzione equa delle risorse garantite, in particolare, dai servizi dei beni pubblici e dal dinamismo produttivo. Le Riforme che si prefigurano per l'Italia devono essere l’occasione per aiutare chi si trova in una situazione di forte svantaggio e di deprivazione materiale ed agire come piattaforma di coesione tra i cittadini per contrastare le diseguaglianze e il disagio sociale.
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