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Taranto

“Esenzioni fiscali per chi investe nel Borgo, nella Città Vecchia e nel Rione Italia”

La proposta di Francesco Battista, segretario cittadino della Lega: un pacchetto di agevolazioni straordinarie per le nuove attività nei quartieri storici. L’obiettivo è stimolare imprenditorialità, rigenerazione urbana e sviluppo economico

Le vie dello shopping

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TARANTO - Un pacchetto di agevolazioni fiscali straordinarie per chi deciderà di avviare nuove attività nel Borgo, nella Città Vecchia e nel Rione Italia. È la proposta del segretario cittadino della Lega Francesco Battista, che punta a rilanciare le zone più storiche e commerciali di Taranto attraverso incentivi mirati e concreti.

Battista ha illustrato il progetto sottolineando che per 3 anni le nuove attività avviate in queste aree potrebbero essere esentate dal pagamento della TARI, del canone per l’occupazione del suolo pubblico e della tassa sulle insegne pubblicitarie. “È una scelta chiara per sostenere chi investe nei quartieri storici e contribuire a renderli vivi e attrattivi” ha dichiarato.

Le esenzioni, nel dettaglio, riguarderebbero 250 metri quadrati di superficie per le attività di vicinato, 50 metri quadrati di suolo pubblico per dehors e spazi esterni (escludendo i locali che ospitano slot machine) e fino a 5 metri quadrati di insegne pubblicitarie. Un provvedimento rivolto soprattutto a chi aprirà attività in locali oggi inutilizzati, così da favorire la rigenerazione del patrimonio commerciale esistente.

Il segretario della Lega ha spiegato che la misura intende dare un segnale concreto all’imprenditoria femminile e giovanile, offrendo opportunità reali a chi vuole investire in città senza dover cercare fortuna altrove. “Una città viva riparte dal suo centro storico – ha ribadito – e il Comune deve fare la sua parte rimuovendo gli ostacoli locali e incentivando chi ha il coraggio di investire su Taranto”.

Battista ha sottolineato che le misure proposte sarebbero “a costo zero” per l’amministrazione, in quanto i locali oggi chiusi non producono entrate fiscali. Tuttavia, una volta approvato il principio in Giunta, sarà necessario predisporre un regolamento preciso per evitare distorsioni, come la chiusura e riapertura fittizia di attività esistenti per beneficiare degli incentivi.

Il segretario cittadino della Lega ha concluso definendo la proposta “un primo passo per rendere Taranto più attrattiva, accogliente e pronta ad accogliere nuove energie imprenditoriali” e ipotizzando che possa diventare un progetto pilota estendibile in futuro all’intera città.

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