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Bari
02 Ottobre 2025 - 14:15
Un ecografo - archivio
BARI - Un’attesa di 11 mesi per un’ecografia urgente al Policlinico di Bari e, solo dopo l’intervento dell’associazione Cas Art. 32 e il clamore mediatico, l’improvvisa anticipazione dell’appuntamento. È quanto accaduto a “Teresa” (nome di fantasia), una donna di 53 anni con disabilità, che aveva ricevuto dal medico la prescrizione urgente per un esame diagnostico, ma si era vista fissare la data all’11 agosto 2026.
A seguito della nota diffusa ieri da Cas Art. 32, oggi il Policlinico ha comunicato via mail – a firma del Responsabile Unico Liste d’Attesa – l’anticipazione dell’esame al 21 ottobre 2025, presso l’Istituto di Radiologia Universitaria. Una svolta avvenuta nonostante, solo il 29 settembre, fosse stato risposto ufficialmente che “non ci sono date per poter anticipare la visita”. La nuova prenotazione è stata registrata direttamente dall’ospedale il 30 settembre 2025, lo stesso giorno della pubblicazione del comunicato dell’associazione.
“Siamo contenti di aver potuto aiutare la signora Teresa, ma allo stesso tempo restiamo basiti – ha commentato Francesco Fragola, presidente dell’aps Cas Art. 32 – del fatto che in questo Paese si debba alzare la voce per far valere i propri diritti. Se Teresa non fosse stata nostra associata, avrebbe comunque aspettato quasi un anno per un esame urgente?”.
Fragola esprime soddisfazione per il risultato ma critica il modus operandi dell’ospedale: “Fa riflettere che dopo aver dichiarato l’impossibilità di anticipare l’appuntamento, e solo dopo il clamore sui giornali, sia comparsa magicamente una data per il 21 ottobre. Tra l’altro prenotata dallo stesso istituto nella stessa giornata del nostro comunicato. Avremmo preferito aspettare 48 ore in più piuttosto che scatenare questo putiferio. Inoltre, nonostante il “piano straordinario per l’abbattimento delle liste d’attesa” annunciato dal Policlinico, anche questa nuova data resta oltre i tempi massimi previsti per la priorità “B”, che stabilisce l’erogazione della prestazione entro 10 giorni dalla prescrizione”.
Il presidente di Cas Art. 32 lancia infine un appello alla politica locale e regionale: “Vogliamo che non ci siano più casi come quello di Teresa. Siamo pronti ad aiutare qualsiasi cittadino e a collaborare con le istituzioni sanitarie per trovare soluzioni idonee al tremendo flagello delle liste d’attesa. Abbiamo già abbozzato un piano e ci auguriamo che il futuro presidente della Regione Puglia, chiunque egli sia, abbia la pazienza di ascoltarci. Per il bene e la salute di tutti i pugliesi”.
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