«Sul caso ex Ilva i 5 Stelle predicano il reintegro ma hanno ostacolato la continuità produttiva»

TARANTO - Il deputato Dario Iaia, presidente provinciale di Fratelli d’Italia a Taranto, interviene con toni netti sul tema del mancato reintegro dei 1.600 lavoratori dell’ex Ilva in amministrazione straordinaria, replicando alle accuse lanciate dal Movimento 5 Stelle al Governo Meloni.

Secondo Iaia, le dichiarazioni dei pentastellati «colpiscono» perché arrivano «da chi si è sempre opposto a ogni ipotesi di continuità produttiva dell’ex Ilva» e «da chi ha votato contro i decreti del Governo che ne hanno garantito la sopravvivenza e gli stipendi dei lavoratori». Il deputato ricorda inoltre che «nel febbraio 2020 gli stessi 5 Stelle hanno accettato i patti leonini con Arcelor Mittal, che prevedevano il venir meno dell’accordo sindacale del settembre 2018 sul reintegro del personale in amministrazione straordinaria».

«Comprendo – aggiunge Iaia – che il Movimento 5 Stelle faccia del populismo la cifra del proprio impegno politico, ma c’è un limite a tutto. Da una parte si lavora e si vuole la chiusura della fabbrica, dall’altra si chiede la riassunzione di 1.600 lavoratori: tutto questo è davvero paradossale».

Il presidente provinciale di Fratelli d’Italia a Taranto rivendica invece la linea del Governo: «Noi andiamo avanti, consapevoli che la demagogia non porti da nessuna parte e non aiuti a risolvere i problemi. L’approccio – conclude – dovrebbe essere diverso, fondato su serietà e competenza. In un contesto di continui “no” non si costruisce nulla».

Con questa dichiarazione, Iaia conferma il sostegno di Fratelli d’Italia a un percorso che – nelle intenzioni – dovrebbe garantire la tenuta occupazionale e industriale del sito siderurgico tarantino, ma allo stesso tempo respinge al mittente le accuse del Movimento 5 Stelle, invitandolo a coerenza nelle scelte.