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Bari

Time Zones festeggia 40 anni con un cartellone internazionale e un messaggio di pace

Presentato il programma completo della 40ª edizione del festival delle “Musiche possibili”. Dalla difesa del popolo palestinese alle contaminazioni sonore, il viaggio durerà fino al 15 novembre

Gianluigi Trevisi e Paola Romano

Gianluigi Trevisi e Paola Romano

BARI - Si è svolta ieri mattina a Palazzo di Città la conferenza stampa di presentazione del programma della 40ª edizione di Time Zones, il festival delle “Musiche possibili” che negli anni ha portato a Bari e in Puglia artisti innovativi e sonorità inedite. L’edizione 2025, anticipata da due doppi concerti dedicati a Erik Satie nel centenario della sua morte, propone un cartellone denso di significati musicali e culturali, cifra che ha sempre contraddistinto la rassegna.

I dettagli sono stati illustrati dal direttore artistico Gianluigi Trevisi alla presenza dell’assessora alle Culture Paola Romano, che ha ricordato come Time Zones “da 40 anni rappresenti un evento importante per la storia musicale della città, offrendo spunti di riflessione indispensabili per comprendere la complessità del presente”. Romano ha sottolineato che “anche quest’anno il palinsesto sarà ricco e variegato e nel 2026 si arricchirà ulteriormente, convinti che la musica unisca i popoli e porti pace”. La stessa immagine scelta per la comunicazione del festival, ha precisato, “testimonia la difesa del popolo palestinese, scelta che il Comune approva e sostiene con convinzione, anche attraverso eventi organizzati in questi anni. In queste ore il nostro pensiero va all’equipaggio della Global Sumud Flotilla, al quale va il nostro ringraziamento per il coraggio dimostrato e il sostegno incondizionato”.

Trevisi ha spiegato che anche quest’anno Time Zones non segue un unico filo conduttore, ma propone “progetti che arrivano da generi diversi, dal cantautorato alla nuova musica classica, fino all’elettronica, cercando percorsi innovativi per rinnovare il linguaggio musicale in un momento in cui la creatività sembra ripetersi in schemi precostituiti”. Ha ricordato come la rassegna, sostenuta da fondi pubblici, abbia sempre avuto un ruolo di stimolo e scoperta: “Abbiamo ospitato artisti come Ennio Morricone o Ezio Bosso, allora sconosciuto. Il nostro compito è preoccuparci delle future generazioni e aiutarle a scoprire cosa la musica porta con sé”.

Il festival si svolgerà con otto giornate di doppi concerti da venerdì 10 ottobre a sabato 15 novembre, toccando diversi luoghi e proponendo un itinerario sonoro tra classica, ambient, rock alternativo, cantautorato ed elettronica.

Si comincia il 10 ottobre al Centro culturale Resilienza di Bitonto: alle 21 Stefania Avolio, pianista e cantante veronese, porterà uno stile rigoroso ma intimo ispirato al viaggio; a seguire Giulia Impache Band con l’album d’esordio che mescola elettronica, pop, psichedelia e world music.

Il 7 novembre, sempre a Bitonto, saliranno sul palco alle 21 Wukir Suryadi da Yogykarta con “Human Minds”, strumenti autocostruiti in bambù come il BambuWukir, e alle 22 Jonah Parzen Johnson e Berke Can Özcan, duo che fonde jazz e atmosfere mediorientali.

Dal 24 ottobre per tre giorni Time Zones sarà ospitato al Teatro Kismet. Venerdì 24 il duo “Immersion in Sleepless” di Colin Newman (fondatore dei Wire e collaboratore di Brian Eno) e Malka Spigel (Minimal Compact) porterà armonie pop e sperimentazioni new wave, seguito da Alabaster DePlume con “Because A Blade Is Whole Tour”, sassofonista e poeta spoken word noto per il forte impegno politico.

Sabato 25 ottobre alle 21.30 sarà la volta di Forest Swords con “Bolted”, progetto del compositore inglese Matthew Barnes che fonde hip-hop e ambient elettronica; alle 22.30 il live “Passeporte” di Hjirok (Hani Mojtahedy) e Andi Toma (Mouse On Mars), suono che unisce tradizione e innovazione.

Domenica 26 ottobre alle 21 Zitello con Fulvio Renzi ai violini proporrà un concerto che unisce arpa celtica, jazz e world music. Chiuderà la serata Pivio (Roberto Pischiutta) con il nuovo album in italiano, affiancato da Adriano Arena, Benedetto Massimo Trigona, Lorenzo Ottonello e un doppio quartetto d’archi. Pivio è autore con Aldo De Scalzi di oltre 200 colonne sonore per cinema e TV, vincitore di 3 David di Donatello e 2 Nastri d’Argento.

Il 31 ottobre all’Officina degli Esordi alle 21 il live “Dracones” dell’artista di Istanbul Hüma Utku, alle 22 “Alta Ripa” di Ben Lukas Boysen, producer berlinese che fonde elettronica e classica, e alle 23.50 il dj set del barese Janek K (Giovanni Petruzzelli) del collettivo La Fabbrica del Beat.

Il penultimo appuntamento, il 1 novembre al Teatro Rossini di Gioia del Colle, vedrà alle 21 Roberto Salahaddin Re David con “Ambienti musicali per un arredamento eccentrico” insieme a Francesco Dongiovanni e Graziano Cammisa; alle 22 la pianista Alessandra Celletti con “Satie Mon Amour”.

Gran finale il 15 novembre al Teatro Forma con alle 21 il pianista e compositore Mattia Vlad Morleo, che presenterà in anteprima il suo nuovo disco, e a seguire la band americana Spain di Los Angeles, formazione alternative rock fondata nel 1993 da Josh Haden, nota per il sound malinconico che unisce jazz, blues e indie rock.

Come da tradizione, Time Zones conferma la sua vocazione alla scoperta di linguaggi e artisti innovativi, intrecciando musica e messaggi di impegno civile.

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