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Bari

Liste d’attesa infinite, disabile al 100% costretta ad attendere 11 mesi per un’ecografia

Il caso denunciato da Cas Art 32: priorità B ignorata e nessuna data disponibile. L’associazione annuncia azioni legali e chiede un intervento deciso della politica regionale

Il Policlinico di Bari

Il Policlinico di Bari

BARI - Le liste d’attesa della sanità pugliese continuano a colpire anche i pazienti più fragili, senza risparmiare bambini, anziani e disabili. La vicenda della signora “Teresa” – nome di fantasia – ne è l’ennesima dimostrazione. La donna, 53 anni, residente a Bari e invalida al 100% con i diritti riconosciuti dalla Legge 104/1992, soffre da tempo di dolori al ginocchio destro. Il 24 settembre il medico curante le ha prescritto un’ecografia muscolo-tendinea con codice 25359, con priorità B – cioè da eseguire entro 10 giorni.

Tramite il portale PugliaSalute, la prima data utile è risultata l’11 agosto 2026, quasi un anno di attesa (11 mesi), presso l’Istituto di Radiologia Universitaria del Policlinico di Bari. Una tempistica che supera di gran lunga i tempi massimi previsti dal PNGLA (Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa) e qualsiasi criterio di buon senso per una persona malata e disabile.

Per far valere i suoi diritti, la signora Teresa si è rivolta ai volontari dell’associazione Cas Art 32, che tutela l’accesso alle prestazioni sanitarie. Come da prassi, il 26 settembre l’APS ha inviato una diffida formale alla Direzione Sanitaria del Policlinico, richiamando le normative vigenti e il regolamento del nosocomio, che in casi particolari prevede la possibilità di intraprendere un “percorso di tutela”. Il 29 settembre, come ricordato da una funzionaria del Policlinico, la donna ha presentato formale istanza per l’attivazione di tale procedura, assistita sempre dai referenti dell’associazione, senza riuscire a prenotare l’esame nei tempi indicati dalla prescrizione medica.

La risposta del Policlinico è arrivata via mail, lapidaria: “Non ci sono date per poter anticipare la visita”. Un comunicato che lascia Teresa senza alcuna possibilità di scoprire le cause del suo dolore al ginocchio.

Il sistema di tutela del Policlinico di Bari, pensato per le persone fragili, non funziona – denuncia il presidente di Cas Art 32, Francesco Fragola –. Con che coraggio dovremmo riferire una simile risposta a una persona inabile al 100%? È accettabile che una donna disabile debba attendere quasi un anno per un’ecografia al ginocchio?”. Fragola annuncia che l’associazione farà “tutto quanto in nostro potere per far valere i diritti della signora Teresa, anche rivolgendoci all’autorità giudiziaria” e lancia un appello ad Antonio Decaro, per ora unico candidato alla presidenza della Regione Puglia, “affinché affronti questo tema con la necessaria determinazione”.

“Non è possibile – aggiunge – ricevere certe risposte da uno dei più grandi ospedali del Sud Italia, soprattutto quando riguardano persone disabili riconosciute da una commissione. Tutto questo ci deve far vergognare”.

Al momento, precisa Cas Art 32, la signora Teresa è ancora in attesa di un riscontro dall’Asl di Bari, informata per conoscenza delle sue necessità, che potrebbe farsi carico della problematica. Ma dall’Azienda sanitaria locale, finora, non è arrivata alcuna comunicazione.

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