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Polignano a Mare

Sequestrato un camping abusivo trasformato in villaggio nel cuore di Costa Ripagnola: 395 indagati

La Guardia costiera mette i sigilli ad un’area di 175 mila metri quadrati del valore di circa 80 milioni di euro. Le indagini per la trasformazione delle piazzole per camper in abitazioni stabili

La Guardia costiera appone i sigilli

La Guardia costiera appone i sigilli

POLIGNANO A MARE - Importante operazione contro un sistema di abusivismo edilizio nel cuore del parco di Costa Ripagnola, a Polignano a Mare. La Guardia costiera ha sequestrato un’area di 175 mila metri quadrati, stimata in circa 80 milioni di euro, su cui sorgeva un camping dotato di strutture sportive, spazi comuni, infrastrutture autonome e perfino un depuratore. Secondo quanto emerso dagli accertamenti, il complesso sarebbe stato realizzato in violazione dei vincoli paesaggistici che tutelano questa porzione di costa.

Il fascicolo aperto dalla Procura di Bari conta 395 indagati che, a vario titolo, rispondono della realizzazione illecita del complesso urbanistico. Le piazzole originariamente destinate alla sosta dei camper sarebbero state trasformate in unità abitative permanenti, costruite con manufatti prefabbricati e rivestimenti lapidei di diverso tipo, complete di allacci idrici, fognari ed elettrici.

Le indagini hanno preso avvio nell’estate di tre anni fa, quando una donna – socia di una delle strutture adibite a camping – ha denunciato la demolizione arbitraria di una parte del suo gazebo. I controlli successivi hanno rivelato che non solo il gazebo demolito ma anche l’unità immobiliare della querelante erano abusivi e privi di valido titolo edilizio. La piazzola assegnatale, di 200 metri quadrati, è stata così sequestrata.

Per due anni i militari hanno acquisito e analizzato un grande numero di documenti, ascoltato dirigenti di Comune e Regione e effettuato sopralluoghi per monitorare i lavori. Al termine delle verifiche è scattato il sequestro preventivo impeditivo, finalizzato – come specifica la nota ufficiale – a ripristinare la legalità urbanistica e a tutelare il territorio e l’ambiente.

Quella che doveva essere un’area per camper si è così rivelata un villaggio permanente nel cuore di uno dei parchi più suggestivi del litorale barese, ora al centro di una delle inchieste più vaste degli ultimi anni in materia di abusivismo edilizio.

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