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Lecce

Salentina premiata al Congresso della Società Italiana di Fisica per la ricerca sui neutrini

La giovane ricercatrice dell’INFN di Lecce Francesca Alemanno ha ricevuto il premio “Michele Cantone” durante il 111º Congresso della SIF a Palermo. Il suo lavoro spazia dai raggi cosmici al progetto internazionale Dune

Francesca Alemanno

Francesca Alemanno

LECCE - Un riconoscimento nazionale per una giovane scienziata del Salento. La dottoressa Francesca Alemanno ha ricevuto il prestigioso premio “Michele Cantone”, riservato ai nuovi talenti della Fisica, durante la cerimonia inaugurale del 111º Congresso Nazionale della Società Italiana di Fisica, svoltasi lunedì scorso a Palermo.

La ricercatrice, laureata nel 2018 presso il Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi” dell’Università del Salento, ha proseguito il suo percorso accademico al Gran Sasso Science Institute, conseguendo il dottorato di ricerca. Dal 2023 collabora con il gruppo leccese dell’esperimento DUNE (Deep Underground Neutrino Experiment), uno dei progetti internazionali più avanzati nello studio dei neutrini.

Durante la sua attività al GSSI, la dottoressa Alemanno ha analizzato i dati raccolti dal rivelatore DAMPE (DArk Matter Particle Explorer) a bordo di un satellite. Il suo lavoro si è concentrato sulla componente leggera dei raggi cosmici – protoni e nuclei di elio – misurandone il flusso a valori di energia mai esplorati prima da strumenti in orbita. Per la prima volta queste misurazioni hanno consentito un confronto diretto tra i dati satellitari e quelli raccolti da apparati a terra, aprendo nuove prospettive nella fisica dei raggi cosmici.

Oggi Francesca Alemanno è titolare di un assegno di ricerca presso la sezione di Lecce dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e lavora al progetto internazionale DUNE, finalizzato allo studio delle oscillazioni dei neutrini su lunga base. L’esperimento prevede un rivelatore vicino al sito di produzione del fascio e uno posto a 1.300 km di distanza, per misurare i fenomeni con la massima precisione.

La ricercatrice partecipa sia allo sviluppo dei codici di analisi delle interazioni dei neutrini nel rivelatore vicino, sia alla progettazione dei prototipi del rivelatore lontano al CERN di Ginevra, portando così il contributo del Salento all’avanguardia della ricerca internazionale sui neutrini.

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