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Bari

Oltre 2 milioni di pernottamenti nel 2025, ora si punta a un turismo sostenibile

Il capoluogo pugliese consolida il suo ruolo di destinazione di punta nel Mezzogiorno. Crescono gli arrivi e l’amministrazione comunale annuncia nuovi progetti per valorizzare il patrimonio culturale e le eccellenze del territorio

Una veduta aerea di Bari

Una veduta aerea di Bari

BARI - Bari si conferma una delle mete turistiche più dinamiche del Sud Italia. Dall’inizio del 2025 ad oggi sono stati registrati 2.015.404 pernottamenti e 832.085 ospiti secondo i dati del portale Paytourist. Si tratta di un incremento significativo rispetto al 2024, quando a dicembre si erano toccati 2 milioni di pernottamenti complessivi, e che consacra il capoluogo pugliese tra le principali destinazioni del Mezzogiorno e del Paese.

Bari è una città sempre più attrattiva, ma vogliamo che il turismo cresca in maniera sostenibile” ha commentato l’assessore comunale con delega al Turismo Pietro Petruzzelli. L’amministrazione sta utilizzando le risorse dell’imposta di soggiorno per migliorare i servizi e, grazie a un finanziamento di Puglia Promozione, è in fase di avvio un progetto dedicato alla valorizzazione del patrimonio culturale distribuito in tutto il territorio comunale.

Tra gli obiettivi annunciati ci sono la promozione del castello di Ceglie, con la cisterna di epoca romana, del Quartiere museale del San Paolo, arricchito da murales realizzati da artisti internazionali, e di alcune strade e luoghi identitari del quartiere Carrassi. L’amministrazione intende inoltre puntare sull’economia dell’olio extravergine di oliva, una delle più rilevanti del territorio barese, coinvolgendo una grande azienda produttrice situata tra Catino e San Pio.

Il profilo dei visitatori conferma la vocazione internazionale della città. I dati di Paytourist indicano che i turisti provengono in maggioranza dall’Italia (24,92%), seguita da Polonia (13,4%), Francia (6,07%), Romania (5,76%), Germania (3,89%), Bulgaria (3,82%), Stati Uniti (3,53%), Ungheria (3,39%), Spagna (3,26%), Argentina (3%), Regno Unito (2,18%), Brasile (1,91%), Austria (1,65%) e Paesi Bassi (1,62%).

Quanto alle tipologie di visitatori, le famiglie rappresentano il 42,13%, seguite dai gruppi con il 39,73% e dai singoli con il 18,14%. Una distribuzione che suggerisce come Bari non sia soltanto meta di turismo individuale ma anche di viaggi collettivi e familiari.

L’assessore ha sottolineato che l’impegno dell’amministrazione non si limita a incrementare gli arrivi, ma mira a “portare i visitatori alla scoperta di tutta la città e delle sue eccellenze”, trasformando l’aumento dei flussi in un’occasione di crescita equilibrata e di valorizzazione del territorio.

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