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Taranto

Acciaierie d'Italia, scontro totale sulla cassa integrazione

L'ira di Fim, Fiom e Uilm. Proclamato lo stato di mobilitazione permanente, ecco che cosa succede adesso

Ex Ilva

Ex Ilva

“Dopo le numerose richieste di rinvio della discussione sulla cassa integrazione per mettere nelle condizioni i sindacati e i lavoratori di avere gli elementi necessari, il Ministero del Lavoro decide di chiudere la procedura sulla cigs dando facoltà all’azienda di proseguire unilateralmente.

Come organizzazioni sindacali non accettiamo questa azione inedita e gravissima del Ministero del Lavoro.

Tutto questo alla luce anche dell’esito disastroso del bando di gara che ha certificato l’assenza di soggetti industriali interessati all’intero Gruppo.

È per questo che fin da ora viene proclamato lo stato di mobilitazione permanente e verranno indette assemblee in tutti gli stabilimenti, anche con l’utilizzo dello sciopero.

Ora il Governo decida di assumersi le sue responsabilità, anche attraverso l'intervento pubblico, e riapra il confronto a Palazzo Chigi con le organizzazioni sindacali.

La situazione sta precipitando in maniera drammatica. Le lavoratrici e i lavoratori degli stabilimenti ex Ilva hanno lottato per il rilancio di questa azienda e saranno pronti alla mobilitazione finché non avremo risposte sul futuro dell’ex Ilva”.

Lo dichiarano in una nota i segretari generali di Fim Fiom Uilm, Ferdinando Uliano, Michele De Palma, Rocco Palombella.

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