Cerca

Cerca

Taranto

Impianti termici, cittadini denunciano caos e scarsa trasparenza nei controlli

Un gruppo di utenti, rimasto anonimo per timore di ritorsioni, accusa Provincia e appaltatore di mancanza di chiarezza nelle ispezioni e nei pagamenti. Chiesto l’intervento urgente delle istituzioni e maggiore tutela per le famiglie

Scatta l’Operazione Caldaia Sicura

Scatta l’Operazione Caldaia Sicura

TARANTO - Un gruppo di cittadini di Taranto, che ha scelto di mantenere l’anonimato per proteggersi da eventuali ritorsioni (ma il problema è comunque reale e pertanto si diffonde il contenuto, ndr), ha diffuso una lettera aperta indirizzata al Sindaco, al Presidente della Provincia e ai cittadini per denunciare gravi criticità nella gestione dei controlli sugli impianti termici.

Nella missiva, i mittenti spiegano che migliaia di famiglie ricevono avvisi di ispezione che, invece di chiarire, generano confusione e disagio. In questi documenti non sono indicate con trasparenza le motivazioni dei controlli ma solo l’obbligo di pagare i costi entro 5 giorni prima dell’ispezione, tramite versamento diretto sul conto dell’appaltatore. A rendere ancora più ingannevole la comunicazione, a detta di questi cittadini, è l’evidenza data alla parola “gratuito”, che in realtà riguarda soltanto gli impianti “regolarmente dichiarati”.

Il sistema di trasmissione del cosiddetto bollino, come stabilito dal regolamento provinciale, è affidato esclusivamente al manutentore. Se quest’ultimo non lo invia, il cittadino – soprattutto se anziano e privo di strumenti per verificare – si ritrova inconsapevolmente “fuori regola”, privo di tutele pubbliche e nelle mani di una ditta privata che incassa corrispettivi pubblici.

Secondo il gruppo di cittadini, anche l’accesso alle informazioni è ostacolato: al telefono vengono negate risposte per motivi di privacy e chi si presenta agli uffici provinciali o dell’appaltatore viene rimandato alla posta elettronica. Una prassi che esclude di fatto le persone più anziane e priva tutti del diritto a ricevere informazioni chiare e tempestive.

Gli autori della lettera ricordano inoltre che, secondo il capitolato, appaltatore e Provincia avrebbero dovuto pubblicizzare l’attività tramite affissioni pubbliche, impegno mai rispettato né vigilato. In questo quadro, denunciano un atteggiamento di compiacenza dell’ente provinciale verso gli operatori del settore, a scapito della tutela dei cittadini, che spesso sono costretti a pagare per mancanze non loro, imputabili a manutentori sui quali l’ente non interviene.

Gli anonimi firmatari chiedono quindi al Presidente della Provincia e al Sindaco di Taranto di garantire trasparenza e rispetto dei diritti degli utenti, invitano gli organi di vigilanza a verificare gli obblighi contrattuali e le norme sulla trasparenza e sollecitano i cittadini a unirsi nella richiesta di chiarezza e giustizia.

«La sicurezza e la legalità – conclude la lettera – non possono essere gestite come un affare privato ma devono restare un servizio pubblico. La Provincia di Taranto dimostri la sua competenza e utilità sul territorio oppure rinunci all’attività delegata dal Comune per l’area cittadina».

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori