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L'intervento

“Taranto ha l’opportunità di riscrivere il suo futuro industriale ed ecologico”

Il segretario provinciale dello Snalv-Confsal, Salvatore Mattia, sollecita le istituzioni locali a puntare su tecnologie sostenibili per ridurre fino al 98% l’inquinamento, salvaguardare 18 mila posti di lavoro e garantire sanità e bonifiche adeguate

Salvatore Mattia

Salvatore Mattia

TARANTO - Il segretario provinciale dello Snalv-Confsal, Salvatore Mattia, ha lanciato un duro appello sulla situazione di Taranto e sul destino del polo siderurgico. In un comunicato ha sottolineato che la città non può “morire” sotto il peso dell’inquinamento e della crisi occupazionale. Ha ricordato che chi in passato aveva la possibilità di intervenire senza farlo ora dovrebbe “tacere”, mentre le istituzioni attuali hanno ancora margini per cambiare la realtà industriale attraverso nuove tecnologie.

Secondo Mattia, grazie a questi strumenti sarebbe possibile abbattere fino al 98% l’inquinamento ambientale, restituendo prospettive al territorio. Ha denunciato il rischio di “una morte annunciata” sotto l’aspetto occupazionale, con 18 mila lavoratori senza lavoro e conseguenze pesantissime sull’economia tarantina e di tutto il comprensorio jonico.

Il segretario ha inoltre evidenziato la necessità di una sanità all’altezza delle esigenze della città, che soffre di gravi carenze nella prevenzione e nella programmazione. Ha chiesto di censire e bonificare tutti i siti dove è presente amianto, definendo questo intervento una priorità per la salute pubblica.

Mattia ha parlato di una possibile “svolta epocale” per Taranto, legata a un modello produttivo fondato sull’ecosostenibilità, che consenta di vivere e produrre senza compromettere le risorse delle generazioni future. Ha invitato l’amministrazione comunale e la sua maggioranza a cogliere questa occasione storica, sottolineando che nessuno deve strumentalizzare questa tematica in campagna elettorale per fini personali.

“Taranto è arrivata alla vera opportunità per il destino del nostro territorio sotto tutti gli aspetti”, ha concluso il segretario dello Snalv-Confsal, chiedendo alle istituzioni di assumersi fino in fondo la responsabilità del cambiamento.

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