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Il programma

Brindisi apre le porte ai tesori nascosti per le Giornate Europee del Patrimonio

La città aderisce all’iniziativa del Ministero della Cultura e del Consiglio d’Europa. Visite guidate, mostre, lectio magistralis e performance artistiche per riscoprire le “architetture ritrovate”

Le Giornate europee del Patrimonio a Brindisi

Le Giornate europee del Patrimonio a Brindisi

BRINDISI - Un fine settimana interamente dedicato alla cultura e alla riscoperta della città. Anche Brindisi aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio 2025, in programma sabato 27 e domenica 28 settembre, iniziativa promossa dal Ministero della Cultura e dal Consiglio d’Europa. Il tema scelto per quest’anno, “Architetture ritrovate”, sarà il filo conduttore delle attività previste in tutta Italia e che nel capoluogo adriatico prenderanno forma attraverso un ricco calendario di eventi.

Il Comune ha predisposto aperture straordinarie, visite guidate gratuite, mostre ed esperienze interattive, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio monumentale e identitario della città. Saranno coinvolti alcuni dei luoghi più suggestivi di Brindisi: dal Tempio di San Giovanni al Sepolcro alla Casa del Turista – History Digital Library, dal nuovo spazio culturale Santa Spazio Aperto e Biblioteca del Vicolo alle Vasche limarie del Bastione Carlo V, fino all’Ex Convento delle Scuole Pie con l’Accademia degli Erranti e alla Palazzina del Belvedere, sede della Collezione Archeologica Faldetta.

I luoghi della cultura e i programmi

Il Tempio di San Giovanni al Sepolcro, simbolo medievale della città, sarà visitabile nelle due giornate dalle 8 alle 20, con ultimo ingresso alle 19.45.

Alla Casa del Turista, in viale Regina Margherita, le porte resteranno aperte dalle 16 alle 19. Sarà l’occasione per vivere una Book Experience e una caccia al tesoro dedicata a Federico II, oltre a un percorso di valorizzazione degli scavi archeologici custoditi all’interno della struttura.

Grande attenzione anche al nuovo polo culturale Santa Spazio Aperto e Biblioteca del Vicolo, sorto nell’ex convento di Santa Chiara, accanto al Duomo. Qui le attività si svolgeranno dalle 9 alle 22 e comprenderanno mostre, laboratori creativi, performance artistiche e collettive di pittura. Sarà allestita un’esposizione dedicata a “Le Mappe di Benedetto Marzolla” e sarà dato spazio alla lettura con la “giornata del dono del libro”. Momento di rilievo sabato 27 settembre alle 17 con la lectio magistralis del professor Antonio Capurso, geriatra ed ex ordinario dell’Università di Bari, sul tema della dieta mediterranea, dalle origini romane ai benefici riconosciuti oggi.

Le antiche Vasche limarie del Bastione Carlo V, in via Bastioni Carlo V, saranno protagoniste di percorsi guidati tra le 10 e le 13 e dalle 16 alle 20. I visitatori potranno partecipare a passeggiate e ricostruzioni virtuali di questi imponenti sistemi idrici, un tempo fondamentali per la città.

L’Ex Convento delle Scuole Pie, oggi sede dell’Accademia degli Erranti, aprirà sabato dalle 17 alle 22 e domenica dalle 10 alle 12, ospitando eventi e performance curate da associazioni locali.

Infine, la Palazzina del Belvedere, che custodisce la Collezione Archeologica Faldetta, accoglierà il pubblico dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20 in entrambe le giornate. Qui, oltre alle visite guidate al patrimonio archeologico brindisino, domenica 28 alle 17 si terrà un dibattito con l’architetto Beniamino Attoma Pepe, dedicato al valore del paesaggio urbano e alla tutela delle architetture storiche.

Una città che si racconta

Le Giornate Europee del Patrimonio rappresentano da anni un’occasione per avvicinare i cittadini al proprio passato e per restituire visibilità a luoghi spesso poco conosciuti. Brindisi, attraverso questo programma, punta a far emergere l’anima più autentica del suo patrimonio culturale, offrendo ai visitatori occasioni di conoscenza, confronto e riscoperta collettiva.

Il tema delle “Architetture ritrovate” assume un significato speciale per una città che ha fatto della stratificazione storica una delle sue peculiarità, dal Medioevo ai giorni nostri. Le aperture straordinarie e le iniziative collaterali si propongono quindi non solo come momenti di fruizione culturale, ma anche come strumento di consapevolezza civica, capace di rafforzare il legame tra comunità e luoghi simbolo della propria identità.

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