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Bari

Cinghiali a Lama Balice, catturati tre giovani esemplari: prosegue il piano di controllo

Dal 2016 a oggi circa 200 animali prelevati nell’area barese. Le attività mirano a ridurre i rischi per la sicurezza stradale e a tutelare l’equilibrio ambientale

I cinghiali catturati a Lama Balice a Bari

I cinghiali catturati a Lama Balice a Bari

BARI - Nuova operazione di monitoraggio e contenimento dei cinghiali nel territorio cittadino. All’alba di mercoledì, intorno alle 4, nel parco di Lama Balice sono stati catturati tre esemplari giovanili di età inferiore a un anno, due femmine e un maschio appartenenti alla classe definita “rossi”. Nei giorni precedenti era stata segnalata la presenza anche di un maschio adulto solitario.

L’attività di gestione e controllo numerico della specie, avviata nel 2016 grazie a un accordo tra il Comune di Bari, l’allora Dipartimento di Biologia dell’Università di Bari e il Parco Naturale Regionale Lama Balice, ha consentito finora il prelievo di circa 200 esemplari. L’obiettivo è duplice: raccogliere dati sullo stato della popolazione locale e ridurre la densità degli animali per limitare la loro presenza nelle aree periurbane, diminuire il rischio di incidenti stradali e garantire maggiore sicurezza ai cittadini, senza compromettere gli equilibri dell’ecosistema.

Le operazioni si sono intensificate dopo l’adozione da parte della Regione Puglia del Piano straordinario per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina negli allevamenti e nei suidi selvatici. In questo quadro si è rafforzata la collaborazione tra il Comune di Bari, il Parco e il Dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie e Ambiente. A partire da ottobre 2024 sono stati catturati quasi 30 cinghiali, portando oggi la popolazione barese a pochi individui isolati e in movimento.

Il coordinamento scientifico è affidato a Giuseppe Corriero, con la supervisione tecnica di Lorenzo Gaudiano e il contributo dei biologi Prospero L’Erario e Lorenzo Pucciarelli. Le catture avvengono solo in aree interdette al pubblico, nel rispetto dei più alti standard di sicurezza. Parallelamente, il monitoraggio viene condotto attraverso fototrappole, osservazioni dirette e rilievi sul campo, metodologie che permettono di raccogliere dati puntuali e non invasivi.

Queste informazioni risultano fondamentali per pianificare in modo mirato gli interventi successivi, sempre in accordo con i piani approvati dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), e per garantire un controllo efficace della specie, riducendo al minimo i rischi per la collettività.

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